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Roma

CASTEL GANDOLFO, LAGO ALBANO: QUELLA PRATICA DA 100MILA EURO FERMA AL DEMANIO

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Tempo di lettura 10 minuti Il coordinatore di Noi Con Salvini Fabio D'Andrea interroga l'Ente

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Fabio D'Andrea con l'ausilio dell'Avvocato Andrea Fabianesi che cura le pratiche di Noi Con Salvini per i Castelli Romani ha studiato attentamente il caso e intende tuonare affinché si risolva definitivamente: "E' scandaloso, gravissimo e inaccettabile che una persona con la pensione sociale che ha versato tutti questi soldi al Demanio si ritrovi con una manciata di mosche in mano – dice D'Andrea – è mia intenzione portare la questione anche in Parlamento attraverso una urgente interpellanza perché questa vicenda interessa tutti quei cittadini che si trovano nelle condizioni di Tofani"

 

di Ivan Galea

Dopo lo scandalo dell’ottobre 2014 che ha investito il direttore dell'agenzia del Demanio Lazio, ing. Renzo Pini in arresto con l’accusa di aver preso tangenti per far pedalare a cento all'ora le pratiche, la situazione all’Ente sembra essere stazionaria. Il nuovo direttore Pier Giorgio Allegroni, si trova a dover gestire una situazione non facile tra pratiche da smaltire e di danni erariali. Tra le pratiche da sbrigare c’è l’annosa situazione del Lago Albano di Castel Gandolfo con il "Villaggio Vogatori" che nel 1960 ha ospitato i canottieri e i canoisti che hanno partecipato alle regate dei Giochi Olimpici di Roma. Un Bene Patrimoniale dello Stato di circa 15 mila metri quadrati in cui dal 1968 opera anche l'Associazione Sportiva Dilettantistica "Brunetti" di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell'area dei Castelli Romani e che può vantare nel proprio palmares oltre 40 titoli di Campione d'Italia oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate nazionali ed internazionali.

I problemi per il Demanio nascono nel 1999, allorchè la Brunetti chiede la concessione di appena 5 mila metri quadrati per regolarizzare l'occupazione del Bene. L'Agenzia del Demanio Centrale è favorevole, ed invia per competenza la pratica all'A.R.DI.S., Agenzia Regionale Difesa del Suolo, che con parere favorevole la trasmette alla Regione Lazio per il seguito di competenza. Nel 2007, dopo un calvario di circa dieci anni, emette la determina per la concessione di 19 anni, a fronte di un canone annuo di € 5.800,00 e € 32.800,00 a titolo di rimborso per l'occupazione dell'ultimo quinquennio e una polizza fideiussoria di € 11.600,00. Senonchè, nel 2011, l'Agenzia del Demanio Lazio (ri)scopre che il Villaggio Vogatori è un Bene Patrimoniale dello Stato e richiede alla Regione Lazio la trasmissione del fascicolo Brunetti, compresi tutti i pagamenti già effettuati. Da allora, fino all'arresto del Direttore Pini, la pratica, ineccepibile sotto tutti i punti di vista, è rimasta stranamente "congelata" negli uffici del Demanio Lazio. Una situazione di stallo davvero inaccettabile. "Ho ricevuto solo assicurazioni su rassicurazioni – esordisce il Presidente Giampiero Tofani – e gli incontri con il responsabile del perfezionamento della pratica sono sempre terminati col dire che avrei dovuto pazientare ancora un pò, in quanto c’erano tantissime altre pratiche da evadere prima della mia". "A buon intenditor poche parole – prosegue Tofani – dopo aver versato oltre € 50.000,00 nelle casse della Regione Lazio e altri € 50.000,00 in spese legali, non avevo più un centesimo per eventuali agevolazioni. Ancor più inverosimile è riuscire a sapere e capire in quali casse sono finiti i miei € 50.000,00! Alle richieste di rimborso, la Regione Lazio ha dichiarato di averli trasferiti al Demanio, unitamente al fascicolo; mentre il Demanio si guarda bene dal rispondermi!".

Per dipanare la matassa, in questi giorni è intervenuto anche il Coordinatore dei Castelli Romani di NOI CON SALVINI, Fabio D'Andrea, con due interpellanze, di uguale contenuto, indirizzate al Direttore dell'Agenzia del Demanio Centrale Roberto Reggi e al Direttore dell'Agenzia del Demanio Lazio Pier Giorgio Allegroni. Tra l'altro, è messo in evidenza che la Regione Lazio, già dal 2007, aveva rilevato che il Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak e Vicepresidente del C.O.N.I., Luciano Buonfiglio, era occupante sine titolo della restante parte, circa 10.000 metri quadri, del Villaggio Vogatori e lo aveva invitato ad assolvere il pagamento dell'indennità di occupazione, periodo 2201/2006, per l'importo di € 350.088,49 entro il termine di giorni 30. Ancora oggi, dopo ben 8 anni, non si conosce l’esito di questa situazione pur trattandosi, stando ai fatti, di un ingente danno erariale.

Fabio D'Andrea con l'ausilio dell'Avvocato Andrea Fabianesi che cura le pratiche di Noi Con Salvini per i Castelli Romani ha studiato attentamente il caso e intende tuonare affinché si risolva definitivamente: "E' scandaloso, gravissimo e inaccettabile che una persona con la pensione sociale che ha versato tutti questi soldi al Demanio si ritrovi con una manciata di mosche in mano – dice D'Andrea – è mia intenzione portare la questione anche in Parlamento attraverso una urgente interpellanza perché questa vicenda interessa tutti quei cittadini che si trovano nelle condizioni di Tofani"


Ecco l'interpellanza del Coordinatore dei Castelli Romani Fabio D'Andrea

Ecc.mo
Roberto REGGI
Agenzia del Demanio
Direzione Generale
Via Barberini, 38
00187 Roma

Oggetto : Richiesta di concessione A.S.D. “Giancarlo Brunetti” del bene patrimoniale dello Stato sito nel Comune di Castel Gandolfo (RM), Via dei Pescatori – Aree identificate al Catasto Terreni della Provincia di Roma al Foglio n. 10, particelle nn. 29 e 502 (ex 499).

L’Associazione Sportiva Dilettantistica “Giancarlo Brunetti” senza scopo di lucro, dal 1969 svolge attività di canoa olimpica presso il Lago Albano di Castel Gandolfo, nell’impianto sportivo dalla medesima realizzato sull’area demaniale ubicata in Castel Gandolfo, Via dei Pescatori n. 23, consistente in una porzione pari a mq 5000 del “Villaggio Vogatori” ed identificata al N.C.E.U. al foglio 10, particelle 499 (ex 502) e n. 39/P.
La suddetta Associazione, di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell’area dei Castelli Romani, è presieduta dal Sig. Giampiero Tofani; risulta, inoltre, iscritta all’Albo delle Associazioni Sportive del C.O.N.I. ed Affiliata alla Federazione Italiana Canoa Kayak e, non da ultimo, può vantare nel proprio palmares 46 titoli di Campione d’Italia oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate internazionali, nazionali e regionali.
L’ASD “Giancarlo Brunetti, nella persona del presidente Sig. Giampiero Tofani in data 08 gennaio 1999, in applicazione della Legge n. 390/1986, presentava alla Direzione Centrale del Demanio una “Richiesta di Concessione” al fine di regolarizzare l’occupazione del predetto Bene Patrimoniale,
In seguito alla sopra indicata richiesta di concessione, l’ASD Brunetti riceveva da parte del Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio numerose comunicazioni, tutte favorevoli e prodromiche rispetto alla concessione della suddetta area (si confronti documentazione in Vs. possesso datata 29/04/1999, 03/12/1999, 29/02/2000 e 01/02/2002).
Successivamente, in considerazione del fatto che l’A.R.D.I.S. aveva avocato a sé la competenza sulla detta area – in quanto erratamente considerata bene demaniale lacuale -, l’ASD “Brunetti si vedeva costretta ad inoltrare all’Agenzia Regionale Difesa del Suolo l’intera documentazione relativa alla “Richiesta di Concessione”, ivi comprese le copie delle comunicazioni pervenute dal Ministero delle Finanze.
L’A.R.D.I.S. – con nota del 15 maggio 2003 inoltrata anche all’Agenzia del Demanio, alla Regione Lazio ed al Comune di Castel Gandolfo – comunicava alla ASD “Brunetti il PARERE FAVOREVOLE espresso alla concessione temporanea delle aree richieste, concessione, comunque, subordinata alla presentazione di alcuni elaborati progettuali.
La suddetta concessione non veniva rilasciata in quanto, nel frattempo, la Regione Lazio, con nota del 23 luglio 2003 prot. 114912/2°/08, aveva avocato a Sé la competenza per il rilascio di tutte le concessioni demaniali del Lazio.
L’A.R.D.I.S. nel febbraio del 2004 provvedeva a trasmettere l’intera pratica ASD “Brunetti”, parere favorevole compreso, alla Regione Lazio che le assegnava il n. EQ-1863.
La regione Lazio, nonostante la pratica risultasse già istruita dall’A.R.D.I.S., solo in data 11 maggio 2007, con la Determinazione Regionale B/1912 pubblicata sul B.U.R. n. 19 del 10 luglio 2007, dava in concessione per 19 anni l’area in oggetto all’ASD “Giancarlo Brunetti” con un canone annuo determinato in € 5.800,00.
Alla sottoscrizione del relativo Disciplinare di Concessione, l’ASD provvedeva a corrispondere in favore della Regione la somma di € 32.800,00 a titolo di rimborso per l’occupazione dell’area dal 2001 al 2006 ed a costituire una polizza fideiussoria assicurativa dell’ammontare di € 11.600,00.
Nello stesso 2007 la FICK – Federazione Italiana Canoa e Kayak – impugnava la sopra indicata “concessione” innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
Il TAR annullava la Determinazione Regionale B/12 dato che l’area in questione doveva considerarsi Bene Patrimoniale dello Stato ed in quanto tale di competenza dell’Agenzia del Demanio/filiale Lazio e non della Regione Lazio e/o A.R.D.I.S..
In virtù di quanto sopra rappresentato, l’ASD “Giancarlo Brunetti” provvedeva, in data 29 luglio 2013 a presentare di nuovo la pratica presso l’Agenzia del Demanio / Filiale Lazio dove a tutt’oggi giace inevasa.
Al fine di rappresentare nella sua interezza l’assurda vicenda qui esposta, si evidenzia che, nelle more dell’increscioso iter burocratico patito dalla ASD “Giancarlo Brunetti (1999 – 2015), la FICK – Federazione Italiana Canoa e Kayak – si immetteva nel possesso della suddetta area, possesso, poi, legittimato da una sentenza emessa dal Tribunale di Velletri.
La FICK, pertanto, incurante delle legittime aspettative dell’ASD “Giancarlo Brunetti e della circostanza che la detta area potrebbe, in considerazione delle dimensioni della stessa, essere proficuamente utilizzata sia dalla stessa FICK che dall’ASD, ha inopinatamente messo in esecuzione la sentenza del Tribunale di Velletri, intimando di liberare l’area sinora utilizzata dalla ASD “Giancarlo Brunetti” dalle attrezzature e dai materiali ivi contenuti.
In merito alla vicenda narrata rimane incomprensibile come la Filiale Roma della Vostra Agenzia, nonostante la pratica sulla richiesta di concessione in oggetto risulti già ampiamente ed esaustivamente istruita – Ministero delle Finanze/Dipartimento del Territorio nel 1999/2002, dall’A.R.D.I.S. nel 2003 e dalla Regione Lazio nel 2007 –, non abbia ancora provveduto sulle legittime aspettative della ASD “Brunetti”, ASD che, peraltro, a causa delle lungaggini burocratiche di cui è stata ed è vittima ha già subito ingenti danni e rischia di subirne di ulteriori ove fosse effettivamente costretta a liberare l’area in oggetto in ottemperanza a quanto intimato dalla FICK.
In merito alla FICK, poi, non ci si può esimere di mettere al corrente della Signoria Vostra di quanto segue:

 Convenzione per l’affidamento alla Federazione Italiana Canoa Kayak della gestione del Centro Federale di Preparazione Olimpica di Castel Gandolfo, tra la CONI Servizi S.p.A. e la Federazione Italiana Canoa Kayak, sottoscritta in data 19 Gennaio 2007, durata 8 anni, scadenza 19 Gennaio 2015.
L’art. 3 sancisce: la CONI Servizi si impegna a cedere alla FICK tutte le porzioni immobiliari di sua proprietà, nonché tutti i diritti che le sono riconosciuti sulle aree sulle quali insiste il “Centro”, entro la scadenza della presente convenzione, al prezzo di € 2.000.000,00 oltre imposte e rivalutazione monetaria. La FICK, ferma restando la sua natura giuridico patrimoniale, con il presente atto si impegna, da parte sua, ad acquistare dalla CONI Servizi tutte le suddette porzioni immobiliari, entro la scadenza della presente convenzione, al prezzo di € 2.000.000,00 oltre imposte e rivalutazione monetaria e a subentrare alla CONI Servizi nei diritti dalla stessa vantati sulle aree sulle quali insiste il “Centro”.
Pur volendo tralasciare che oggetto della prevista compravendita è un bene patrimoniale dello Stato, da quanto testé riportato si può chiaramente evincere la volontà da parte del CONI di disfarsi del “Villaggio Vogatori” già dal 2007.
Ne deriva, dunque, che la richiesta di concessione del “Villaggio” da parte del CONI, richiesta finalizzata ad affidare lo stesso in sub-concessione alla FICK, si palesa pretestuosa, illogica ed illegittima soprattutto alla luce del disposto dell’art. 5 del D.P.R. 13 Settembre 2005 ove viene chiaramente sancito che “la sub-concessione di un Bene Demaniale, totale o parziale, è vietata e la violazione di detto divieto comporta la decadenza immediata dalla concessione”.

 Avviso apertura procedimento e contestuale atto accertamento del 28 Dicembre 2007 inviato dalla Regione Lazio alla Federazione Italiana Canoa Kayak per l’occupazione senza alcun titolo del Bene Demaniale dello Stato identificato in Villaggio Vogatori”, sito in Castel Gandolfo, Via dei Pescatori.
L’Avviso esplicita con assoluta chiarezza che :
1) dalle risultanze di archivio trasmesse dall’Agenzia del Demanio Filiale Lazio, la FICK risulta occupante senza titolo del Bene Demaniale dello Stato identificato in “Villaggio Vogatori”
2) il Direttore Regionale Ambiente e Cooperazione tra i Popoli del Territorio ha invitato la FICK ad assolvere il pagamento dell’indennità di occupazione per l’importo complessivo di € 350.088,49 riferito al periodo compreso dal 1 Gennaio 2001 al 1 Settembre 2007, da versarsi entro il termine di giorni 30 dalla data di ricevimento della presente nota, in difetto provvederà a norma di Legge al recupero delle somme dovute, previa intimazione formale
3) l’occupazione senza titolo è punita a norma di Legge e, in assenza, si provvederà denunciando all’Autorità Giudiziaria gli abusi riscontrati sulla base di sopralluoghi ispettivi promossi dall’Ufficio
4) la FICK è invitata a liberare con immediatezza l’area demaniale di cui sopra.

 Ordinanza di ripristino del 17 Maggio 2012, emessa dall’Agenzia Regionale Difesa del Suolo nei confronti di BUOFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere ed interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
L’Ordinanza intima al Presidente della FICK, al fine di ripristinare lo “status quo ante” dell’area demaniale occupata senza alcun titolo, di provvedere, a propria cura e spese, entro 60 giorni dalla notifica, ai sotto elencati adempimenti :
1) completa rimozione della discarica di materiale terroso e contestuale ripristino dell’area demaniale originaria del Lago Albano, con conseguente rimessa dei luoghi allo “status quo ante”
2) completa rimozione del pontile e di tutte le strutture ad esso riconducibili
3) completa rimozione delle boe che determinano la delimitazione dello specchio acqueo occupato senza alcun titolo
4) completa rimozione delle due recinzioni poste perpendicolarmente al Lago e fittamente ricoperte di rovi, che di fatto limitano e precludono l’accesso all’area demaniale occupata senza alcun titolo

 Decreto Penale di Condanna del 16 Giugno 2014, emesso dal Tribunale Ordinario di Velletri nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, con l’ordine di demolizione delle opere edili illegittimamente realizzate su area demaniale del Lago Albano di Castel Gandolfo, sottoposta a vincolo paesaggistico, occupata senza alcun titolo.

 Ordinanza Demolizione Opere Abusive n. 31 del 15 Aprile 2013, emessa dal Comune di Castel Gandolfo nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere e degli interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
L’Ordinanza intima al Presidente della FICK di provvedere, a propria cura e spese, alla demolizione immediata delle opere abusive entro il termine perentorio di giorni 90 dalla notifica

 Diffida Demolizione Opere Abusive del 25 Luglio 2014, emessa dal Comune di Castel Gandolfo nei confronti di BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, responsabile della realizzazione delle opere edili e degli interventi abusivi sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo, occupata senza alcun titolo.
La Diffida intima al Presidente della FICK di rimuovere tempestivamente tutto quanto posizionato sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo e non espressamente autorizzato con atto specifico (pontile, recinzioni, scalette di accesso, terra di riporto di incognita provenienza etc…)

 Denuncia alla Procura della Repubblica di Roma inviata il 15 Settembre 2015 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Direzione Generale Belle Arti e Paesaggio, per i lavori di reinterro effettuati in assenza di autorizzazione paesaggistica sull’area demaniale protetta del Lago Albano di Castel Gandolfo da BUONFIGLIO Luciano, Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, per colmare il dislivello di ben 6 metri dovuto al ritiro delle acque del Lago.
Nella denuncia, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio ritiene fondamentale il ripristino dello stato dei luoghi, per poter ricomporre nella sede originale le strutture archeologiche della “banchina domizianea”, compromessa dai lavori di reinterro effettuati; e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio ribadisce con assoluta chiarezza che, come prescritto dall’art. 181 del D.Lgs. 42/2004, le opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da essa costituiscono reato amministrativo e penale.

 Denuncia alla Procura della Repubblica di Roma depositata il 18 Giugno 2015 dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “Brunetti” nei confronti del Comitato Olimpico Nazionale Italiano per i reati ravvisabili scaturenti dall’accatastamento illegittimo di Bene Demaniale dello Stato, identificato in “Villaggio Vogatori”.

Da quanto sopra deriva che, in assenza di qualsivoglia concessione, Il CONI e per esso la FICK a tutt’oggi occupa, illegittimamente e sine titulo, un’area ricompresa nella disponibilità del Patrimonio Statale.
In virtù del semplice possesso di detta area, poi, la FICK ha provveduto ad intimare lo sgombro immediato dei locali sino ad ora utilizzati dalla ASD “Brunetti”, Associazione, di elevata utilità sociale in quanto punto di riferimento per numerosissimi giovani e giovanissimi dell’area dei Castelli Romani e che può vantare nel proprio palmares 46 titoli di Campione d’Italia, oltre ad un medagliere di assoluto rispetto conquistato in regate internazionali, nazionali e regionali.
Alla luce, dunque, di quanto sin qui esposto e dell’immotivato e persistente silenzio dell’Agenzia in merito ad un “supplizio” burocratico iniziato nel 1999 ed a tutt’oggi ancora pendente, si invita l’Ente Pubblico Demanio a pronunciarsi, immediatamente e senza alcun ulteriore indugio, sulla richiesta di concessione presentata dall’A.S.D. “Giancarlo Brunetti” e relativa all’area demaniale sita nel Comune di Castel Gandolfo (RM), Via dei Pescatori – Aree identificate al Catasto Terreni della Provincia di Roma al Foglio n. 10, particelle nn. 29 e 502 (ex 499).

Distinti saluti.

Il Coordinatore dei Castelli Romani

Fabio D’Andrea
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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