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Nuova contraddizione rispetto la qualità delle acque tra Regione e Legambiente. Stessa storia per Tarquinia dove l'amministrazione comunale ha presentato un esposto alla Procura di Civitavecchia contro Legambiente.
In questi casi chi ha ragione? Legambiente o la Regione? I cittadini sono molto preoccupati.
Chiara Rai
Il lago Albano risulta inquinato. Due campioni su tre danno un verdetto negativo, bocciando di fatto le acque dolci dove sorgeva la citta' di Albalonga, presumibilmente fondata dal figlio di Enea dopo la distruzione di Troia. A dirlo e' Legambiente che attraverso un monitoraggioggio scientifico, come afferma il responsabile scientifico Giorgio Zampetti, ha messo in luce numerose criticita' che essenzialmente riguardano l'inquinamento proveniente da scarichi civili non depurati. E non e' una novita' che nel lago Albano, soprattutto cinque anni fa, ci sono stati innumerevoli abusivismi sotto questo profilo in quanto la falda, tra l'altro, in passato e' stata emunta superando i limiti consentiti dalla legge. Eppure, stando alle dichiarazioni del sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, la situazione non sembrerebbe cosi' drammatica: "mi risulta che circa un mese fa la Regione ci abbia comunicato la totale balneabilita' del lago". Dunque, il lago sarebbe balneabile anche se inquinato? Di sicuro vige un'ordinanza di divieto di pesca dovuta anche e sostanzialmente alle periodiche fioriture dell'alga rubesciens o alga "rossa" che e' altamente nociva per la salute umana.L'ultima fioritira, di solito accade l'inverno, e' stata registrata dalle cronache a febbraio del 2011. L'infiorescenza di queste alghe tende a svilupparsi là dove le temperature sono non molto elevate e produce numerose microcistine a valenza epatotossica, gastroenterica e cancerogena.
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