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di Chiara Rai
Castel Gandolfo (RM) – Il Pubblico Ministero Giuseppe Travaglini della Procura di Velletri indaga sull’occupazione degli arenili demaniali al Castel Gandolfo preda di rimessaggi selvaggi, barche, pali in ferro piantati in acqua, opere abusive, come se il lago del Papa fosse divenuto terra di nessuno dove chiunque può fare e disfare a proprio piacimento.
La denuncia è partita dal commissario de La Destra Giampiero Tofani che a settembre scorso ha presentato un esposto ai Carabinieri di Castel Gandolfo.
Inoltre, la scorsa settimana ignoti hanno dato fuoco alle imbarcazioni. Le supposizioni dell’attuale primo cittadino gandolfino Milvia Monachesi sono di una presunta faida tra pescatori. Di recente infatti, dei pescatori si sono spostati sull’area demaniale e questo movimento ha probabilmente infastidito qualcuno che aveva interesse a che l’area occupata rimanesse invece libera. Da qui, stringente è la necessità, ribadisce anche il sindaco, di regolamentare la pesca: “E’ dal momento del mio insediamento – dice Monachesi che chiedo un tavolo tra Comune, Provincia e Regione per affrontare la situazione con tutti gli attori che hanno competenze sul lago a vario titolo”.
Negli ultimi tempi, il lago di Castel Gandolfo sembra essere un luogo preso di mira dalla malavita oltre all’ormai annosa nota situazione di degrado in cui versano gli arenili che dovrebbero essere oggetto di immediato interesse dell’assessorato regionale Ambiente: “Ho un dialogo continuo con l’assessorato regionale all’Ambiente – continua il sindaco di Castel Gandolfo – che però ancora non ha dato frutti. Abbiamo richiesto la gestione delle aree demaniali, auspichiamo risposte concrete e risolutive per la stagione prossima estiva”. Intanto ancora c’è preoccupazione per l’avvertimento in odore di mafia che si è verificato qualche tempo fa in un locale sul lungolago. Infatti, l’insegna del ristorante “il delfino” è stata trivellata a colpi di mitraglietta non appena l’esercizio è stato messo in affitto. Non ultimo, qualche giorno fa sono stati compiuti degli atti intimidatori ai danni di due assessori della Giunta, Alessia Bruni assessore al Commercio e Cristiano Bavaro assessore all’Urbanistica. Nel serbatoio dell’auto di Bruni è stato versato del sapone liquido mentre la nuova Fiat di Bavaro è stata danneggiata con una chiave. Il sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi è molto preoccupata per questi atti vandalici e ritiene che siano una conseguenza delle scelte di indirizzo prese dalla giunta proprio in tema di regolamentazioni dei due settori presi a bersaglio da ignoti criminali.
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