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Red. Politica
CASTEL GANDOLFO (RM)
– “Il candidato sindaco Cinque Stelle di Castel Gandolfo non accetta un confronto con me in diretta web tv con regole e domande prestabilite e tempi di risposta uguali per ciascun candidato: un bell’esempio di democrazia, coraggio e trasparenza”. Queste le parole dell’attuale primo cittadino Milvia Monachesi, candidato sindaco con la lista civica “Con Milvia sindaco Insieme”. “Apprendo la notizia che l'aspirante sindaco Cinque Stelle di Castel Gandolfo – prosegue Monachesi – non parteciperà al confronto organizzato dalla giornalista Chiara Rai, conduttrice di Officina Stampa. Il candidato dapprima ha confermato la sua presenza per poi disdirla pochi giorni dopo l’invito della giornalista e la motivazione sarebbe che ha “messo ai voti” l’opportunità di partecipare al programma web tv che organizza i confronti in occasione delle amministrative e il gruppo che sostiene il candidato pentastellato ha espresso parere contrario. Io sarò ben lieta di partecipare e parlare del nostro programma e delle nostre idee affinché più cittadini possibili abbiano la possibilità di scegliere con consapevolezza. Chi aspira a fare il sindaco deve prima di tutto essere disponibile ad ogni iniziativa che gli permetta di aprire un dialogo e un confronto con gli altri.
Io ho da subito accettato con entusiasmo e curiosità il confronto perché avevo molte domande che avrei voluto porre al candidato. Innanzitutto gli avrei chiesto se lui avrebbe mai affidato qualcosa a cui tiene molto a qualcuno che non conosce e se lo avrebbe fatto proprio perché non lo conosce. Nessuno lo farebbe, eppure è quello che lui chiede agli elettori con lo slogan “Via i soliti noti”. Ritiene di meritare la fiducia dei cittadini solo perché non ha mai fatto nulla per Castel Gandolfo , per non essersi interessato della cosa pubblica fino ad oggi. Se ci sono stati, come ci sono stati, politici che hanno danneggiato la comunità vanno denunciati e cacciati, ma non si può fare di ogni erba un fascio, a meno che l’obiettivo che si vuole raggiungere è il disordine sociale. Sinceramente non è piacevole essere accusata di aver dedicato tanto del mio tempo a dare il mio contributo per cercare di migliorare la mia meravigliosa città, soprattutto da un punto di vista sociale ed etico. Ritengo inoltrei che il significato di trasparenza significhi non sottrarsi al confronto, presentare il proprio programma senza temere di essere criticati o di non essere all’altezza.
Le elezioni rappresentano il più alto strumento di democrazia che i cittadini hanno per scegliere a chi intendono affidare il governo della città e di conseguenza le scelte che li riguardano, per questo motivo ritengo che i confronti tra candidati rappresentano un modo chiaro e trasparente per aiutarli a scegliere.
Quello che fino ad oggi ho potuto vedere del gruppo penta stellato non è molto e soprattutto non è positivo, a partire dal fatto che strappano in continuazione i nostri manifesti e li sostiuiscono con i loro, che strumentalizzano l’incendio di Pomezia o l’acqua di una fontanella per allarmare la cittadinanza.
Perciò, a questo punto mi domando: di che cosa ha paura il candidato Cinque Stelle? Sicuramente teme questo confronto ma con queste scelte non va certo lontano. Le persone non amano chi gioca a nascondino, prima o poi si viene scoperti per ciò che si è realmente”
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