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Castel Gandolfo, due leghe per il lago? C’è un gazebo di troppo

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CASTEL GANDOLFO (RM) – È scontro tra Lega regionale e quella locale a Castel Gandolfo dove per domenica sono stati organizzati due appuntamenti dalle due anime salviniane.

Da una parte la consigliera regionale Corrotti sarà al gazebo informativo  in via Spiaggia del Lago dopo il bar Margherita (il gazebo sarà lì dalle 10 alle 16) per parlare del rispetto del Piano di Utilizzazione degli arenili e delle concessioni delle spiagge che secondo l’ottica degli organizzatori non sarebbero regolamentate secondo legge e non sarebbe rispettato il 40 per cento di spiaggia pubblica. Infatti sui loro annunci è presente  “stop all’occupazione abusiva di area pubblica”.  Il gruppo regionale della Lega è uscito con un manifesto per annunciare questo appuntamento.

La mancata autorizzazione del manifesto da parte del direttivo di Lega Salvini Premier sezione di Castel Gandolfo

Poi che cosa è successo? Si scopre che il manifesto del gruppo Lega in Regione Lazio non sarebbe stato autorizzato dal direttivo di Lega Salvini Premier sezione di Castel Gandolfo che a sua volta ha pubblicato un altro manifesto con il simbolo leghista e ha dato appuntamento sempre domenica 3 marzo ma al Porticciolo. La sezione della Lega di Castel Gandolfo ha promosso una raccolta firme per dire “Sì all’installazione di sistemi di videosorveglianza nelle strutture pubbliche e private, a tutela dei minori, anziani edisabili”.

“È veramente ridicolo – afferma il segretario della Lega di Castel Gandolfo Giulio Frasi – si diffondano in giro manifesti non autorizzati e dai contenuti  paradossalmente in netto contrasto non solo con quella che è la linea di Salvini sulla concessione delle spiagge ma con lo stesso ottantacinquenne Frederik Frits Bolkestein, l’economista olandese dal quale ha preso il nome la direttiva sulla libera circolazione dei servizi in seno all’Unione europea. Insomma è fuori discussione che le spiagge e gli stabilimenti fanno parte della nostra storia e cultura e negli anni hanno contribuito a costruire l’identità del nostro Paese. Matteo Salvini poi si è espresso tantissime volte sul tema, addirittura a Natale lo ha fatto insieme a Di Maio. Salvini ha inserito nella Legge di Bilancio un emendamento volto ad escludere le concessioni balneari dall’applicazione della Direttiva Bolkest che prevede che le concessioni pubbliche (dei balneari ma anche dei venditori ambulanti) vengano di nuovo messe a gara. Più chiaro di così? Invito i cittadini invece a partecipare numerosi per firmare sui temi che permettono di avere più sicurezza sul nostro territorio e di tutelare anziani, disabili, bambini e famiglie tutte”.

  Il manifesto autorizzato

 “La direttiva che porta il mio nome – ha dichiarato di recente Bolkestein –  non è applicabile ai balneari perché le concessioni rientrano nel contesto dei beni e quindi non rientrano nei servizi”, ha ribadito più volte il padre della direttiva che si è detto sinceramente dispiaciuto dell’interpretazione errata data dal suo provvedimento. L’atto, approvato dalla Commissione europea nel 2006, intendeva favorire la libera circolazione dei servizi e l’abbattimento delle barriere tra i vari Paesi non mettere all’asta le spiagge italiane. Ed infatti in altri paesi come la Spagna, ha fatto notare la Bolla, la questione è stata risolta da tempo, concedendo una proroga di 75 anni alle concessioni.

Dunque gli appuntamenti della Lega sono due ma in realtà sembrerebbe che il più coerente con il simbolo della Lega sia quello che segue le linee guida salviniane. Staremo a vedere quale tra le due anime vincerà questo singolare braccio di ferro. Ora è un fatto politico e di “colore” su cui fare cronaca ma a lungo andare potrebbe rivelarsi una vera e propria spaccatura che va sanata. Perché il gruppo della Regione non ha avvisato il segretario della Lega di Castel Gandolfo prima di organizzare il “gazebo della discordia”?

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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Monte Compatri: incidente ad un mezzo di lavoro della società Tekneko, coinvolto un lavoratore

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Per l’ennesima volta la società Tekneko finisce agli onori della cronaca locale.
Dopo il licenziamento dell’operaio del cantiere di Monte Compatri che alla fine di aprile aveva rischiato di morire; dopo il sequestro del cantiere di Via Fontana delle Cannetacce da parte dell’Ispettorato del Lavoro; dopo la morte di un operaio del cantiere di Frascati la serie di situazioni negative all’ordine dell’azienda abruzzese si allunga ancora.
Stavolta, stante la nota diffusa dal sindacato Cobas del Lavoro Privato, si apprende la notizia che ieri, in via Acqua Felice, sempre a Monte Compatri, un mezzo da lavoro della società Tekneko con un operatore alla guida, per cause ancora da accertare, è finito fuori strada.
Durissima la nota del sindacato che si appresta a conoscere con migliore dovizia di particolari le cause che hanno portato all’incidente ma con la ferma convinzione, come dichiarato nella nota stessa, di essere “… estremamente convinti che questi siano gli effetti collaterali della “insicurezza” che, ormai, da troppo tempo, si vive nei cantieri Tekneko di Monte Compatri e che da alcuni mesi come Organizzazione Sindacale denunciamo …”.
Una situazione che preoccupa estremamente il sindacato che, nel proseguo della nota, auspica che “… il nostro collega di Monte Compatri non abbia riportato serie conseguenze in questo sinistro …” augurandogli “… una pronta guarigione …”.
E l’attacco prosegue all’indirizzo dell’amministrazione comunale monticiana guidata da Francesco Ferri con l’ennesimo invito, dapprima, a “vigilare sul rispetto delle norme su salute e sicurezza del lavoro nei servizi oggetto d’appalto” e successivamente ricordandogli di “non può permettersi di rimanere indifferente o, peggio ancora, solidarizzare con l’azienda come ha fatto successivamente all’infortunio dell’operatore ecologico colto da malore in servizio il 24 aprile e poi licenziato il 10 giugno scorso”.
Una battaglia a colpi di comunicati alla quale risponde, ormai da troppo tempo, il silenzio sia dell’azienda Tekneko che dell’amministrazione monticiana.

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