CASTEL GANDOLFO (RM) – Il lago Albano al centro di un video dai contenuti importanti in cui sostanzialmente il consigliere di opposizione del MoVimento Cinque Stelle Paolo Belli rivela, durante una intervista con la consigliera regionale M5S Francesca De Vito, di alcune inchieste che riguardano presunti scarichi abusivi nel lago.
Diverse le reazioni di
preoccupazione in quanto sia De Vito che Belli pongono l’accento sulla “salute
del lago” facendo esplicito riferimento a situazioni allarmanti.
Il tutto naturalmente dettato dalla volontà di monitorare e prendersi cura di un territorio che va tutelato. Fermo restando che le parole hanno un peso, fortunatamente lo scenario, sebbene degno di attenzione, non è affatto compromesso ma il lago godrebbe di ottima salute.
Da indiscrezioni sembrerebbe che le inchieste della magistratura siano state archiviate e che gli organi inquirenti abbiano attentamente verificato le tubazioni in oggetto con esito negativo.
Si tratterebbe di condotte
obsolete, dismesse
L’entrata a regime della rete
fognaria circumlacuale non contemplerebbe però, ancora oggi, la raccolta di
acqua piovana in alcuni punti. C’è anche da dire che è facile che tubi del
genere che sboccano sugli arenili possano facilmente trarre in inganno anche i
più attenti osservatori. La soluzione? Andrebbero tolti completamente perché
ormai privi di funzione. E comunque in alcuni di questi, come già detto, passa
l’acqua piovana che andrebbe filtrata prima di finire nella falda.
Un sospiro di sollievo,
dunque, per la salute del lago Albano di Castel Gandolfo in attesa anche dei
risultati ufficiali dei prelievi dell’Arpa Lazio che dovrebbero confermare
l’assenza di inquinamento e tutti i requisiti in ordine per il via libera alla
balneabilità anche per quest’anno.
Proprio oggi, giorno in cui il consigliere Belli ha avuto un brutto incidente stradale, la consigliera regionale De Vito si è recata di nuovo sul posto per verificare le criticità e per cercare una concreta collaborazione con le realtà del territorio per cercare di smuovere anche situazioni stagnanti da diverso tempo.
Chiaramente, De Vito, ha
inteso smussare i toni allarmistici riferiti ai presunti scarichi anche se
l’assenza di Belli non ha reso possibile una più accurata disanima della
questione e verifica perlomeno “politica” sul territorio che andrebbe comunque
effettuata.
Nella breve intervista realizzata a De Vito si capisce però che permangono alcune criticità che andrebbero risolte ma come quadro generale non c’è nessun grave pericolo d’inquinamento.