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Castelli Romani

Castel Gandolfo: dal Comune 8 regole per spiagge e bagnanti al Lago Albano

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CASTEL GANDOLFO (RM) – “Come ogni stagione le nostre spiagge sono meta di cittadini e turisti che le scelgono per una giornata di relax in riva al lago immersi nel verde e nella natura del Parco dei Castelli Romani. È importante poter garantire a tutti la massima sicurezza sia durante la permanenza sulle spiagge, libere o in concessione, e sia nel momento della balneazione.

Per questo l’Amministrazione Comunale con il prezioso supporto dell’ufficio tecnico, che ringrazio, ha emanato un regolamento che è in vigore per tutto il periodo estivo. Sono una serie di regole che permetteranno di trascorrere le proprie giornate in riva al lago nel rispetto delle norme igieniche, senza dimenticare di avere massima cura del nostro bellissimo bene comune, il lago”. Commenta così Milvia Monachesi, sindaco di Castel Gandolfo, l’entrata in vigore della Disciplina della stagione balneare 2018.

Con i suoi otto articoli esposti in 10 pagine, il Comune di Castel Gandolfo si dota di una serie di norme per l’utilizzazione degli arenili del Lago Albano, una disciplina dell’esercizio “delle attività turistico – balneari, nonché l’uso del demanio lacuale, delle zone di lago territoriale, nonché delle strutture turistico – ricreative alle stesse finalizzate” e delle aree libere che saranno attive per tutta la stagione balneare, ovvero fino al 15 settembre prossimo.

Tra le regole dettate dalla “Disciplina della stagione balneare 2018” si ricorda ai concessionari che dovranno garantire il servizio di salvataggio nelle spiagge in concessione e nelle aree adiacenti. Mentre nelle aree libere, sia nelle aree boscate che non, è vietato tuffarsi e, dove non è garantito il servizio di salvamento, il Comune predisporrà un’adeguata segnaletica che riporterà “attenzione balneazione non sicura per mancanza di servizio di salvataggio”.

Nel testo è riportata anche la disciplina per la balneazione nel lago, la quale è riservata alle sole ore diurne, fino a una distanza di 100 metri dalla riva. I concessionari dovranno avere cura di segnalare tale zona con una linea di gavitelli di colore rosso/arancione, disposti parallelamente alla linea di costa e dovrà essere segnalato anche il limite delle acque, pari alla profondità di 1,60 metri, entro il quale possono bagnarsi i non esperti di nuoto.

“Sono norme fondamentali – spiega il Sindaco – che oggi assumono un’importanza ulteriore anche a seguito dell’ultimo triste fatto di cronaca avvenuto nelle acque del lago che ha coinvolto una giovane vittima. Un episodio gravissimo che vorremmo che non si ripetesse più”.

Per le aree libere, come per le aree non inserite nel PUA, valgono tutte le prescrizioni e i divieti riportati per le aree in concessione, mentre si specifica che potranno essere fruite come aree libere le fasce di rispetto dell’area archeologica, nelle quali però non potranno essere piantati ombrelloni e comunque non potrà essere effettuata alcuna attività che comporti eventuali movimenti di terreno.

Infine si ricorda che, ai fini della sicurezza della balneazione, è vietato per tutto l’arco dell’anno dar da mangiare alla fauna selvatica presente sulle acque del lago e lungo la costa, come anticipato anche da una specifica ordinanza che vieta la somministrazione alimentare alle anatre selvatiche al fine di adottare misure precauzionali connesse con il verificarsi di possibili nuovi casi di “dermatite del nuotatore”.

“Grazie a queste regole abbiamo una situazione chiara e disciplinata, che ci aiuterà a far sì che la collaborazione con i concessionari sia sempre più proficua nel bene di questo inestimabile patrimonio ambientale che abbiamo a Castel Gandolfo e che le spiagge del lago siano accoglienti ed in grado di offrire il giusto comfort e divertimento ai fruitori”, conclude il Sindaco Monachesi.