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Redazione
Castel Gandolfo (RM) – Era alla guida della sua Panda, sul tettino dellaquale faceva sfoggio un lampeggiante blu simile a quello in dotazione alle auto“civetta” delle forze dell’ordine, quando ha incrociato una pattuglia dellaStazione Carabinieri di Castel Gandolfo. Il conducente dell’auto, visti i militariparticolarmente attratti dalla anomala presenza su via Nettunense di quellastrana “auto blu”, ha tentato in tutti i modi, ma invano, di eludere un eventualecontrollo. Quando i Carabinieri lo hanno fermato, lui, dietro a scuri occhiali da sole, ha affermato senza esitazione: “sono un collega”. Peccato che i militari hanno voluto vederci chiaro e, a quel punto, lui, con un tono di voce meno perentorio di quanto aveva tenuto poco prima, ha confessato di essere un infermiere. Inoltre, nell’auto del millantatore, un romano di 50 anni, incensurato, residentea Genzano, i Carabinieri hanno trovato una pistola “soft air”, il cui tappo rosso era stato appositamente verniciato di nero, con caricatore inserito munito di 20pallini in acciaio – il 21° pallino era già in canna, pronto all’uso – e unabomboletta di gas per la ricarica della pistola. La perquisizione scattata anche nella sua abitazione di Genzano ha consentitoai Carabinieri di sequestrare altri 200 pallini in acciaio e la somma di 400 eurocirca.L’uomo è stato arrestato e portato nel carcere di Velletri, a disposizionedell’Autorità Giudiziaria. Deve rispondere di possesso di segni distintivicontraffatti e di pistola giocattolo priva di tappo rosso.
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