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CASTEL GANDOLFO: A.A.A. C'E' CHI CERCA UNA NUOVA GUIDA DEL PD

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Tempo di lettura 3 minuti Cinque membri del direttivo firmano un documento politico indirizzato al segretario della Federazione del PD Rocco Maugliani

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LEGGI ANCHE: 15/04/2015 CASTEL GANDOLFO: BUFERA NEL PD, IL DIRETTIVO SI RIUNISCE. MOIANETTI E COLACCHI DISERTANO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Cinque firme dei membri del direttivo Pd del circolo gandolfino a chiusura di un documento politico indirizzato al Segretario della Federazione del PD Rocco Maugliani per metterlo al corrente della "difficile situazione in cui si trovano ad operare il Partito e l’attuale
Amministrazione Comunale". Diversi i punti toccati nella missiva, ma vediamo quali sono:

Iscrizioni. Rammentano che all’ultimo Congresso di circolo il Partito ha visto aumentare del 200% le iscrizioni e che cio è avvenuto durante i lavori e le votazioni del Congresso. Quello che e stato contestato in tutta Italia e avvenuto anche qui: iscrizioni senza filtro di dubbia fede di sinistra, e molti stranieri. Prova ne è il fatto che, dopo un anno, gli iscritti sono scesi da 4()0 a 223. Nel frattempo si sono tenute le Elezioni Europee, organizzate da gruppi e correnti senza una guida centrale, mancavano ai seggi addirittura anche i nomi dei rappresentanti di lista del PD. La prima volta nella storia del Partito. Ne si è tenuta una disamina politica dei risultati ottenuti. Silenzio assordante.

Marta Toti e la presunta mancata comunicazione delle dimissioni. In piena estate, all’oscuro del Direttivo e del Gruppo consiliare Arcobaleno, che ha vinto le ultime elezioni, abbiamo appreso dalla stampa locale che il Consigliere Comunale dell’opposizione Marta Toti si era iscritta al Partito; anche in questa occasione il tutto è avvenuto senza un dibattito all’interno del Partito e del Gruppo Consiliare. Solo a seguito di nostra sollecitazione è stato convocato un Direttivo, nel corso del quale è emerso che l’iscrizione della Toti era stata sollecitata dal Segretario di Federazione e che il Segretario di Sezione all’insaputa di tutti ha dato seguito a tale imposizione, limitandosi a motivare laconicamente tale ingresso come “fatto personale". Cogliamo ancora l’occasione per ricordare al Segretario che il Consigliere Marta Toti alle scorse elezioni si è candidata ed e stata eletta con la lista “Aurora", alternativa alla lista del Centro Sinistra "Arcobaleno". Il Consigliere Toti non ci risulta abbia mai comunicato al Presidente del Consiglio Comunale le dimissioni dalla lista civica di appartenenza né il suo ingresso nel Gruppo consiliare dell’Arcobaleno. In questi anni non ha seguito una politica di apertura nei confronti dell’attuale Amministrazione comunale. Prova evidente ne è la circostanza che la lista "Aurora" nel maggio 2014 si è presentata alle elezioni comunali di Marino a sostegno del Sindaco di Centro Destra. Nella seduta del Consiglio Comunale del 30 settembre 2014 il consigliere Toti ha votato contro il Bilancio di previsione 2014 in perfetta sintonia con le indicazioni del Capogruppo dell’Aurora Gasperini. Inquietanti risultano, inoltre, le dichiarazioni rilasciate a L'Osservatore d'Italia proprio dall’ex Sindaco di Marino, Adriano Palozzi, che allontana da sé ogni accusa di incoerenza, affermando: "lo sono sempre stato al posto mio, non ho cambiato mai tessera. Alle ultime elezioni ho sostenuto Marta Toti perche in quel momento rappresentava l’espressione del centro destra, se poi adesso Marta Toti ha preso un’altra strada, le faccio i miei migliori auguri". Certamente non si possono rivolgere alla mia persona discorsi sulla coerenza, ognuno agisce come meglio crede". Ne consegue, allora, che l’ iscrizione della Toti, cosi come di qualsiasi altro consigliere dell’opposizione, rappresenta un fatto che necessita di essere valutato e analizzato nei luoghi deputati da parte di tutto il Partito.

 

I numeri. È apparso subito chiaro che il Segretario di sezione si sia mosso con l’unico obiettivo di garantire una copertura numerica al Sindaco in Consiglio Comunale per portare a compimento il disegno di indebolire e/o estromettere dalle responsabilita di governo coloro che non sono funzionali alla sua corrente politica. A nulla sono servite le aperture di disponibilita e le proposte avanzate anche dai Consiglieri comunali Moianetti e Colacchi per riportare un clima più sereno e coeso all’interno del gruppo dirigente, quello che ha permesso al centrosinistra di vincere le elezioni.

 

La revoca del vicesindaco Moianetti. La risposta è arrivata chiara e netta con la revoca del Vicesindaco, anche qui senza un minimo di dibattito e di discussione nel Partito e nel Gruppo consiliare. È oramai evidente a tutti la strategia della maggioranza uscita dal Congresso: impossessarsi di tutti gli spazi di potere possibili senza tener in alcun modo in considerazione l’ampia pluralità e le diverse sensibilita presenti nel PD. Il segretario di circolo ha reso manifesta l’idiosincrasia al confronto e alla partecipazione costante, affiggendo manifesti del Partito senza previamente discutere e informare il Direttivo.

 

Il segretario del circolo e il presunto declino del partito. Un Segretario di circolo evanescente ed inesistente asservito al potere amministrativo porterà questo Partito ad un cupo declino. Per queste ragioni i sottoscritti membri del direttivo chiedono al Segretario della Federazione di impegnarsi personalmente a trovare la soluzione che possa riportare il PD locale ad avere una guida autorevole che sappia ridare unità al Partito e abbia le idee chiare su come affrontare le prossime difficili sfide.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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