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Redazione
Cassino (FR) – Sono le 14.40 di giovedì 7 novembre 2013 quando arriva una telefonata sul linea 113 che informa l’operatore di una rapina in corso, presso la sede della Banca Popolare del Lazio di Corso della Repubblica, ad opera di due uomini. Una pattuglia delle Volanti del Commissariato di Cassino arriva immediatamente sul posto intercettando i due rapinatori in una via limitrofa mentre cercano invano di confondersi tra i passanti.
Vistisi ormai scoperti, nonostante lo stratagemma messa in atto, tentano la fuga ma sono bloccati dai poliziotti dopo un rocambolesco inseguimento lungo le vie cittadine.
I due giovani dell’età di 23 e 20 anni, entrambi di origini campane, accompagnati presso gli uffici del Commissariato di Cassino sono stati sottoposti agli accertamenti di rito per i necessari riscontri.
Sono il direttore della banca ed un impiegato a raccontare agli investigatori la dinamica della tentata rapina. E’ da poco passato l’orario pomeridiano di apertura al pubblico dell’istituto di credito quando entra nei locali un giovane che all’apparenza sembra essere un normale cliente. Il “finto cliente” solo dopo essersi avvicinato all’impiegato mostra le sue reali intenzioni intimandogli, sotto la minaccia di un taglierino, di sbloccare la porta d’ingresso della banca per fare entrare il suo complice. I due chiedono ai malcapitati presenti di consegnare loro tutto il denaro in cassa ma, senza non poca sorpresa, sono messi a conoscenza che soldi in quel momento non ce ne sono e la cassaforte, poiché temporizzata, non si aprirà prima di un’ora. E’ il panico e i due “sfortunati rapinatori” decidono di battere in ritirata e darsi a precipitosa fuga.
Passano solo pochi minuti e per la coppia di malviventi la corsa si conclude negli uffici del Commissariato dove sono stati dapprima arrestati per rapina e poi associati presso il carcere di Cassino.
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