Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Roberto Ragone
È attesa per oggi, 20 febbraio, la sentenza di Cassazione che confermerà o annullerà la condanna di Cosima Serrano e Sabrina Misseri per il delitto di Avetrana, l'uccisione della piccola Sarah Scazzi. Ergastolo o assoluzione: una soluzione intermedia non avrebbe senso. Abbiamo chiesto un parere al professor Carmelo Lavorino, esperto criminologo e spesso parte del collegio di difesa in processi che hanno fatto molto rumore sui giornali e in TV, come quello del delitto di Cogne, o di via Poma, di cui abbiamo scritto su queste pagine. La tesi del prof. Lavorino ribalterebbe ogni conclusione a cui è giunto il tribunale che ha condannato Cosima e Sabrina Misseri all’ergastolo. Infatti, secondo lui, unico colpevole – e reo confesso non creduto – sarebbe Michele Misseri.
“Una discrasia mai spiegata si riscontra negli orari della morte della piccola Sarah,” afferma Lavorino “in quanto il contenuto dello stomaco della ragazzina – sappiamo che aveva consumato soltanto un Cordon Bleu verso le 14,00 – fa senz’altro risalire la morte a non prima delle ore 15,00. Secondo me“ continua Lavorino “la ragazza era stata irretita da un gruppo di adulti sporcaccioni, di cui Michele faceva parte. La sua confessione, di averla violata post mortem è una firma psicologica indicativa. Ma la reputazione di ‘uomo schifoso’ che lo avrebbe accompagnato gli ha fatto decidere , consigliato da Radio Carcere, di accusare la figlia per salvarsi la pelle.”
Sapendo, aggiungiamo noi, che una confessione offerta successivamente, in seguito ad una ritrattazione, non sarebbe stata creduta, come in effetti è successo. In realtà Michele ha fatto di tutto per non essere creduto. “Nessuno” afferma ancora Lavorino “ha mai spiegato come facessero i parenti di Michele Misseri a sapere della scomparsa della ragazza prima che questa divenisse ufficiale. Anche in questo caso, per quanto mi riguarda, possiamo parlare di ‘innamoramento della tesi accusatoria’.”
Correlati