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di Angelo Barraco
Potenza – Ieri è stata una data importante per i fatti legati alla scomparsa e alla morte di Elisa Claps. In questo caso c’è un colpevole, Danilo Restivo, e la sua colpevolezza è stata confutata dalla prova del dna. Ma la fitta cortina di mistero che avvolge la chiesa della Santissima Trinità non si è dissolta, poiché i dubbi, tutt’ora, rimangono tanti, troppi. L’ex vescovo della Trinità di Potenza, dove avvenne nel 2010 il rinvenimento del cadavere di Elisa Claps, Don Wagno ha testimoniato al processo in merito al ritrovamento del cadavere. L’avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta, in merito alle dichiarazioni di Don Wagno ha detto: “Dopo aver detto di aver visto un cranio nel sottotetto con le donne delle pulizie, oggi don Wagno ci dice che quello sembrava un vecchio pallone: è una vergogna. Invierò tutti i verbali al Papa: se vuole fare un po' di pulizia nella Chiesa, può cominciare da qui”. Ecco invece quanto dichiarato da Don Wagno: “Sono estraneo a tutta questa vicenda, e straniero, e non capisco come mi trovo coinvolto in questi fatti”.
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