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Roma – E’ stata una stagione molto sofferta per la Prima categoria del Casilina che ha terminato il campionato all’ultimo posto del girone F e la conseguente retrocessione in Seconda categoria. Fernando Liverotti, che assieme a Riccardo Centonze, Fabio Pomponi, Massimo Ruggeri, Stefano Imparato ed Emiliano Cataldi ha sostenuto a livello dirigenziale l’avventura della prima squadra del club caro alla famiglia Coratti, non nasconde la propria amarezza per come sono andate le cose. “Sapevamo che sarebbe stato un anno complicato visto che il gruppo era mediamente molto giovane, ma ci aspettavamo comunque di fare un altro tipo di campionato”. La piega della stagione dei ragazzi allenati da Marco Piccirilli era subito sembrata negativa. “Le difficoltà si sono viste già nella prima parte di campionato – osserva Liverotti – Col senno di poi, avremmo dovuto prendere dei provvedimenti di qualche tipo già a dicembre e invece ci siamo fatti convincere dall’ambiente che le cose si sarebbero aggiustate. Purtroppo non è stato così, ma ora bisogna guardare avanti”. Tra le cause di un rendimento deficitario, anche diversi episodi sfortunati. “Su tutti il grave infortunio di Iacobelli, uno che lì davanti avrebbe potuto togliere le castagne dal fuoco in diverse occasioni anche se Hassanein, che l’ha sostituito, ha fatto quello che era nelle sue possibilità”. Ora è tempo di guardare al futuro. “Nei prossimi giorni avremo un incontro con la famiglia Coratti e a quel punto il nostro gruppo dirigenziale farà le sue valutazioni. Bisognerà stilare dei programmi chiari e poi pensare alle cose da fare per un pronto rilancio”. Tra queste c’è anche l’ipotesi di una domanda di ripescaggio della prima squadra. “Se troveremo un accordo con la famiglia Coratti per proseguire al Casilina, il tentativo di essere ripescati sarà indubbiamente la prima cosa da fare. Comunque adesso è presto per fare ogni tipo di discorso, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni”.
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