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Redazione
Caserta – La polizia di Stato e la Guardia di finanza di Caserta stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall'Autorità Giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di tre persone resesi responsabili del reato di corruzione nell'ambito di appalti per opere pubbliche. È quanto si legge in una nota. L'attività investigativa ha fatto emergere un consolidato rapporto tra un imprenditore casertano e due tenenti colonnello dell'Esercito che si occupavano di gare d'appalto per l'affidamento di lavori commissionati dal ministero della Difesa.
Le attivita', coordinate dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno consentito di acquisire un grave quadro indiziario a carico di Antonio Crisileo e Gaetano Mautone ufficiali superiori dell'esercito italiano, rispettivamente, con mansioni di capo ufficio amministrazione, il primo, e, capo ufficio contratti, il secondo, per svariati episodi di corruzione. I due ufficiali arrestati sono in servizio presso il ministero della Difesa, X Reparto Infrastnitture di Napoli. L'imprenditore e' Francesco Caprio. Le indagini hanno consentito di accertare un cospicuo numero di episodi di corruzione intercorsi tra gli ufficiali e l'imprenditore casertano, destinatario di una serie di appalti banditi dal ministero della Difesa. L'attivita' investigativa, e' stata svolta anche attraverso servizi di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, oltre che nell'acquisizione di documentazione amministrativa e contabile. Gli invetsigatori hanno cosi' appurato come svariate gare di appalto fossero state assegnate ad imprese riconducibili al Caprio, dietro elargizione ai pubblici ufficiali di somme di denaro ed altre utilita'. In particolare, si e' accertata l'elargizione dell'imprenditore di 44.000 euro a beneficio di Mautone, in relazione a due diverse gare di appalto aggiudicate in favore di imprese del suo gruppo, nonche' la promessa da parte dell'imprenditore di versamento della ulteriore somma di euro 12.000 euro in favore di Mautone e del Crisileo per la assegnazione di ulteriori lavori. Gli inquirenti sospettano come questa circostanza, insieme con altri elementi gia' agli atti, lasci presumere l'esistenza di un vero e proprio sistema di illecita gestione degli appalti operante all'interno del X Reparto Infrastrutture dell'Esercito Italiano. In sede di esecuzione della misura degli arresti domiciliari, e' stata data esecuzione anche al sequestro della somma di 49 mila curo nei confronti di Mautone pari all'importo del profitto della corruzione.
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