CASANDRINO: SEDICENNE ACCOLTELLA L’AMICO AL COLLO PER FUTILI MOTIVI.

di Christian Montagna

Casandrino (NA)
– La tragedia che si è verificata a Casandrino ha dell’incredibile. Specchio di una società alla deriva, manifesta visibilmente la condizione precaria che i giovani di oggi vivono. Sono bastati vecchi rancori e battibecchi con toni alti per far sì che Stefano D.N., sedicenne residente a Giugliano, accoltellasse alle spalle l’amico Antonio Q. ventenne di Casandrino su una panchina di Piazza Caduti di Nassirya. Affondando la lama del coltello con veemenza più e più volte alla base del collo, ha lasciato la sua vittima al suolo nella centralissima piazza di Casandrino in pieno giorno. Un gesto folle che non ammette alcuna giustificazione. Fortunatamente la vittima non è in pericolo di vita ma la prognosi è riservata. Bloccato dai carabinieri di Grumo Nevano, diretti dal maresciallo Antonino Bruno, il giovane è stato portato al comando ed è stata recuperata l’arma. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, a far scatenare la lite sarebbero state vecchie discussioni dei giorni passati non ancora risolte. Le indagini sono ancora in corso; per il giovane aggressore trasportato nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, l’accusa è di tentato omicidio. Troppe volte sta accadendo nel nostro paese, troppi giovani ci stanno rimettendo la vita per motivi così effimeri. La scarsa severità della legge italiana nei confronti dei minorenni, aiuta senza dubbio i giovani delinquenti a sentirsi padroni della vita altrui. Molto probabilmente, l’inasprirsi delle pene potrebbe essere il primo tassello per bloccare questi piccoli criminali che crescono.