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Redazione
"Dopo la pubblicazione su “il Fatto Quotidiano”, dal titolo «L’altro Gasparri: "Gay sì, ma è vietato dirlo" lezione-show alla Scuola Carabinieri del Generale Clemente, fratello di Maurizio» e l'interrogazione parlamentare (4-16760) presentata dal deputato radicale Maurizio Turco, cofondatore del Pdm, non mi risulta che siano stai presi gli adeguati povvedimenti che logicamente si sarebbero resi immediatamente necessari, lo avrei certamente saputo. – Dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) – Allora con il solito spirito di "fattiva collaborazione" e "senso delle istituzioni" che ha sempre contraddistinto l'attività politica del Pdm, e quella mia personale, nei confronti e per la tutela dei diritti del personale militare, e in particolare di quelli appartenenti all'Arma dei carabinieri, mi preme suggerire al Comandante Generale dell'Arma, generale Gallitelli, che qualora fosse effettivamente vero quanto pubblicato dal quotidiano l'autore di quelle affermazioni avrebbe violato:
– l'art. 713 comma 3 (DOVERI ATTINENTI AL GRADO);
– l'art. 717 (SENSO DI RESPONSABILITA');
– l'art. 719 (SPIRITO DI CORPO);
– l'art. 725, comma 1; comma 2 lett. a), b), e), h); (DOVERI PROPRI DEI SUPERIORI);
– l'art. 732, comma 1; comma 2; comma 3 lett. a); comma 5 lett. d), (CONTEGNO DEL MILITARE);
– l'art. 733 (NORME DI TRATTO);
– l'art. 751 comma 1 lett. a) n. 3 in connessione con l'art. 713, n. 16 in connessione con gli art. 725 e 732; n. 17 in connessione con l'art. 719; n. 18 in connessione con l'art. 725; n. 27 in connessione con l'art. 732. (COMPORTAMENTI CHE POSSONO ESSERE PUNITI CON LA CONSEGNA DI RIGORE).
Tutto ciò fa riferimento, ovviamente, al noto T.U.R.O.M. (D.P.R. 90/2010) come modificato dal D.P.R. 24.02.2012 n. 40. (fatti salvi eventuali reati del c.p. o c.p.m.p. commessi). Sulla vicenda quindi la competenza, in virtù della circolare n. 17/53-1-1996 "R" datata 26 gennaio 2006 del CGA, e successive modifiche, è del Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri. Mi sembra doveroso ricordare che fino ad oggi abbiamo sempre avuto la netta impressione che nell'ambito della compagine militare la disciplina sia stata applicata con pesi e misure inversamente proporzionali al grado gerarchico rivestito dal manchevole.
Che questa sia l'occasione buona per dimostrarci il contrario?." conclude il segretario del Pdm.
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