Connect with us

Viterbo

CAPRAROLA, RAIMONDO CHIROZZI LANCIA UN GRIDO DI ALLARME: NON TAGLIATE GLI ALBERI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minutoLe faggete vanno escluse dal Piano di Assestamento Forestale, il fine deve essere la “perpetuazione” della faggeta e non lo sfruttamento a fini economici".

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto

G. L.

Caprarola (VT) – "A Caprarola circa 900 alberi in meno" Questo in sintesi il grido di allarme lanciato da Raimondo Chiricozzi, responsabile dell’ AICS Comitato Provinciale di Viterbo. "Gli amministratori del comune di Caprarola, per far cassa – prosegue Chiricozzi – continuano a far tagliare gli alberi di Monte Fogliano, con la scusa di evitare frane, nonostante la decisa opposizione di associazioni ambientaliste ed il Comitato Provinciale AICS. Non solo – prosegue – presto verranno tagliati i faggi di Monte Venere, con fini prettamente economici, con la scusa della sicurezza. Gli amministratori non comprendono quanto sino dannosi questi tagli, occorre che i cittadini facciano fronte comune per bloccare queste “nefandezze”. – Il taglio di questi faggi creerà veramente delle frane – prosegue ancora Chiricozzi – i cittadini sono dei sudditi che non possono criticare ne contrastare i progetti delle amministrazioni e delle istituzioni. Il valore della democrazia che è il bene primario, viene calpestato. Marcello Meroi, presidente della Provincia, ha visitato la zona del taglio posta nelle vicinanze della strada sammartinese, dichiarando che “il taglio è regolare e ben fatto”. “Questo taglio”, prosegue il responsabile dell’AICS, “ha distrutto una delle strade più belle del mondo ed è stato voluto per far cassa”. Il PGAF (Piano di Gestione Ambientale Forestale), è contrario ai nostri principi ed alla nostra approvazione, prosegue Chiricozzi. I boschi del lago di Vico non devono sottostare all’intervento dell’uomo, le faggete vanno escluse dal Piano di Assestamento Forestale, il fine deve essere la “perpetuazione” della faggeta e non lo sfruttamento a fini economici. Gli alberi con un diametro superiore a 70 centimetri vanno rigorosamente tutelati".  Conclude.