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di Ivan Galea
Caprarola (VT) – "Il sindaco pro tempore del Comune di Caprarola ha diffuso un comunicato che contiene affermazioni non corrispondenti alla realtà". Questo quanto dichiarano dall'associazione Italiana Medici per l'Ambiente attraverso una nota, dopo che il primo cittadino di Caprarola, cittadina in provincia di Viterbo, aveva rilasciato delle dichiarazioni, pubblicate su alcuni giornali locali, in cui affermava di aver partecipato a un incontro pubblico a Ronciglione, organizzato dalle associazioni Isde e Aics, con la presenza dei rispettivi referenti, Antonella Litta e Raimondo Chiricozzi, in cui, secondo il sindaco di Caprarola, i referenti delle due associazioni avrebbero prodotto dei dati vecchi di oltre cinque anni, affermando che bere l’acqua dai rubinetti di Caprarola può portare a rischi cronici di salute fino ad arrivare a irreparabili danni.
"Il non meglio precisato incontro pubblico a cui confusamente il sindaco si riferisce, – dichiarano dall'associazione Italiana Medici per l'Ambiente – in realtà era un convegno scientifico – proseguono – sul tema 'Lo stato ecologico del lago di Vico e il possibile e connesso rischio sanitario per le popolazioni di Ronciglione e Caprarola' in cui sono intervenuti come relatori principali – specificano dall'Isde – il professor Giuseppe Nascetti, direttore del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell'Università della Tuscia, la dottoressa Milena Bruno, dell'Istituto Superiore di Sanità, la dottoressa Antonella Litta, dell'Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia); e lo spessore scientifico delle tre relazioni è stato colto e apprezzato da tutti i presenti, tranne evidentemente il sindaco di Caprarola". Dall'Isde hanno poi sottolineato che i dati illustrati durante il convegno e messi a "disposizione di tutti i presenti" segnalavano la situazione del lago di Vico inviata il 25 novembre 2015 dall'Associazione italiana medici per l'ambiente ai ministeri e alle altre istituzioni competenti, tra cui anche il sindaco di Caprarola. "Pertanto – proseguono dall'Isde – quando il sindaco scrive (citiamo testualmente) di presunte 'false informazioni', di 'dati vecchi di oltre cinque anni', di 'confusione', ebbene, – concludono – fa affermazioni che non corrispondono al vero.
Dall'associazione Italiana Medici per l'Ambiente hanno infine ricordato che il Comune di Caprarola ha emesso e mantiene in vigore una ordinanza di non potabilità dell'acqua, condizione quest'ultima che contrasterebbe con le affermazioni del primo cittadino secondo le quali a Caprarola "è funzionante un impianto di dearsenificazione, un impianto di chiariflocculazione ed è inoltre stata monitorata, verificata e controllata tutta la rete idrica per scongiurare l’eventuale contaminazione delle acque da eventuali agenti esterni".
Una bagarre, quella tra sindaco e medici ambientalisti, che rischia di proseguire a suon di carte bollate: "Quanto a chiedere l'intervento della magistratura – concludono dall'Isde – in merito alla situazione delle acque del lago di Vico sappia il sindaco di Caprarola che l'Associazione italiana medici per l'ambiente lo ha già fatto da tempo e reiteratamente, da ultimo con la segnalazione del 25 novembre 2015 che il sindaco ha ricevuto ed evidentemente non ha letto".
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