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Redazione
Capranica (Vt) – “Esprimo la solidarietà mia personale e della Provincia di Viterbo ai lavoratori dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, che con grande senso di responsabilità e con molta professionalità continuano ad assicurare servizi sanitari ai cittadini pur non percependo lo stipendio dall’estate scorsa”. Il presidente dell’amministrazione provinciale di Viterbo, Marcello Meroi, interviene sulla delicata situazione che riguarda i lavoratori dell’IDI, che nella Tuscia sono impiegati nella struttura di Villa Paola a Capranica.
“Lo stipendio è l’unica fonte di reddito di questi lavoratori, i quali, nonostante la crisi del gruppo sanitario, non usufruiscono di ammortizzatori sociali – continua il presidente -. E’, quindi, comprensibile che siano ricorsi a proteste estreme, incatenandosi o manifestando il proprio disagio sul tetto della struttura romana. E’ necessario trovare una soluzione a questa vertenza, in modo da far avere ai dipendenti in tempi brevi almeno una parte delle spettanze dovute, garantendo così la sopravvivenza loro e delle loro famiglie”.
L’argomento IDI è stato affrontato questa mattina anche in consiglio provinciale. “La Provincia di Viterbo è disponibile a collaborare con le istituzioni competenti, Regione Lazio in primis, e con l’azienda IDI al fine di giungere al superamento di questa vertenza – spiega Meroi -. Insieme ai consiglieri provinciali, tra cui il sindaco di Capranica Angelo Cappelli, ho perciò ribadito la necessità di avviare il prima possibile il dialogo con i vertici del gruppo sanitario e con gli altri interlocutori coinvolti”.
“Non possiamo permettere – conclude Meroi – che venga messo a repentaglio l’eccellente servizio sanitario offerto dai lavoratori dell’IDI. Villa Paola a Capranica, al pari delle altre sedi del gruppo, rappresenta un polo specialistico di qualità irrinunciabile per il nostro territorio. La sua efficienza, tuttavia, oggi è messa fortemente in discussione dalla situazione delicata che si è venuta a creare e che va assolutamente risolta in tempi brevi, così da salvaguardare i lavoratori e gli utenti”.
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