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di Luca Pagni
Le feste non sono ancora finite e per molti italiani è già iniziato il rituale controllo di dove andranno a finire i soldi delle tredicesime, che dovrebbero essere erogate prima di Natale e che finiscono quasi sempre con l'arrivo della befana, e non certo per regali e dolcetti ma per tasse ed imposte da pagare.
Anche quest'anno tra una pessima aria sul fronte dei carburanti. Come in ogni festività arrivano puntuali gli aumenti selvaggi seguiti dalla denuncia di rito delle associazioni dei consumatori, in questo caso il Codacons, che aumenta di iscritti ogni anno. Monitorando i prezzi alla pompa in questi giorni: Benzina e gasolio hanno raggiunto una media di 1,796 euro al litro la verde e 1,726 euro al litro il diesel. Capodanno non porterà solo il 2014. La spedizione di una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi.
Stangata vera e propria per inviare le lettere raccomandate che costeranno, con il via libera Agcom, da 3,60 a 5,40 euro. Più amaro e più caro anche il caffè alle macchinette. In questo caso la colpa è dell’Iva passata dal 4 al 10%. La legge di stabilità ha dato il placet al ritocco delle tariffe: via libera, quindi, all’aumento del 6% dei prezzi per adeguarsi all’aumento. Nel mirino tutti i prodotti acquistati nei distributori automatici: caffè, bibite e snack. Raffica di aumenti anche a livello di tasse locali. A cominciare dai trasporti.
Senza contare che i pedaggi autostradali regionali – dopo che in aprile scorso la rete nazionale ha portato a casa un adeguamento medio del 3% circa – stanno cercando di recuperare: dal primo di gennaio, per esempio, salirà del 12,91% il pedaggio delle Autovie venete. Ma la parte del leone in questa corsa ai rincari verrà ricoperta dalla nuova versione della Tares, l’imposta locale sui rifiuti che verrà pagata dagli inquilini, per la quale secondo i calcoli di Confesercenti aumenterà fino al 60% rispetto a quanto pagato l’anno scorso. Per non dire del nuovo calcolo sul consumo dell’acqua disposto in questi giorni dal Garante che partirà da gennaio e sapremo presto se sarà vantaggioso per il consumatore o no.
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