Connect with us

Metropoli

Capena, ombre sull’appalto di via del Mattatoio: la consigliera Paganelli si rivolge alla Guardia di Finanza

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

CAPENA (RM) – Via del Mattatoio, una strada fondamentale e unica via di accesso alle scuole, è chiusa al transito di auto e pedoni perché ormai da 4 anni presenta una voragine larga circa 15 metri quadri e profonda oltre 3 metri.

Ci troviamo a Capena, un comune di circa 11 mila abitanti situato a nord della Capitale dove la Consigliera comunale di opposizione Mirta Paganelli ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza per segnalare alcuni aspetti relativi alla gestione di soldi pubblici per il ripristino della via da parte dell’amministrazione comunale.

Ma ripercorriamo la vicenda:

A ottobre del 2019 l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Barbetti, ottiene un finanziamento regionale di circa 200 mila euro per ripristinare via del Mattatoio e nei primi giorni di agosto del 2020 il Comune invia alla Regione il cronoprogramma dei lavori che sarebbero dovuti terminare a ottobre del 2020.

Officina Stampa del 29/04/2021 – L’intervista alla Consigliera comunale a Capena Mirta Paganelli

A fine agosto del 2020 la società Luisiana Appalti srl si aggiudica l’appalto dei lavori grazie all’affidamento diretto vinto con un ribasso d’asta del solo 0,9%, rispetto alla media del 20/30%.

Ma il primo settembre, a seguito di accertamenti, la Regione Lazio chiede indietro la somma erogata al Comune che il giorno dopo – il 2 settembre del 2020 – comunica di aver già affidato l’appalto alla Luisiana Appalti srl fissando in 35 giorni la scadenza temporale per la stipula del contratto con la ditta. Così il 17 settembre 2020 il Comune sottoscrive il verbale di affidamento lavori non prevedendo nessun acconto all’impresa.  

Dopo nemmeno due settimane dal verbale, il 2 ottobre 2020, il Tribunale di Roma emette un decreto ingiuntivo ai danni della società Luisiana Appalti Srl e 4 giorni dopo, il 6 ottobre, il Comune di Capena effettua un bonifico di oltre 54 mila euro alla Luisiana Appalti Srl, nonostante nel verbale di affidamento lavori non fosse previsto nessun acconto e dulcis in fundo la società ricevuto il bonifico si ferma con i lavori.

A marzo 2021, dopo circa cinque mesi, il Sindaco in una nota al Tribunale Civile di Roma giustifica il pagamento effettuato a favore dell’impresa quale 30% dell’importo previsto dal D.lgs 50/2016 comma 18 articolo 35.

Peccato però che l’articolo di legge citato dal Sindaco preveda al massimo il 20% e non il 30% oltre a richiedere all’impresa garanzie fideiussorie bancarie e assicurative.

Ad oggi, dopo i numerosi accessi agli atti, interrogazioni comunali, diffide inviate al Prefetto di Roma per farsi rispondere, esposto ai Carabinieri di Capena chiedendo di accertare e ravvisare eventuali ipotesi dei reati di falso in atto pubblico e mancata vigilanza sull’incolumità pubblica, Mirta Paganelli si è rivolta anche alla Guardia di Finanza che ora effettuerà tutti gli accertamenti del caso, soprattutto al fine di capire come mai il Comune si sia affidato a una ditta che ad oggi tiene fermo un cantiere, che vanta creditori e alla quale il Comune ha addirittura corrisposto 54mila euro di anticipo proprio pochi giorni dopo il decreto ingiuntivo del Tribunale di Roma.

Adesso la Luisiana Appalti Srl ha pagato i debiti e non ha più il decreto ingiuntivo ma la strada resta ancora chiusa, i lavori sono fermi e davanti alle scuole c’è continuo assembramento ed il traffico è completamente congestionato. Tanti gli interrogativi da sciogliere intorno a questa vicenda.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.



Continua a leggere

Costume e Società

Pomezia: Camilla Bodesma incoronata Miss Eleganza Lazio 2024

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Nella straordinaria cornice di una piazza Indipendenza, gremitissima per l’occasione, il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, insieme al senatore Marco Silvestroni incoronano Camilla Bodesma, 20 anni di Fondi, studentessa di informatica e che sogna di calcare le passarelle della moda in giro per il mondo, Miss Eleganza Lazio 2024.

da sinistra Margherità Praticò, il senatore Marco Silvestroni, la neo Miss Eleganza Lazio 2024 Camilla Bodesma e la sindaco di Pomezia Veronica Felici

La quinta tappa del tour delle finali regionali di Miss Italia organizzata dalla Delta Events, che da oltre un decennio è agenzia esclusivista del concorso per la Regione Lazio, conferma Pomezia Città dell’eleganza in quanto, per il secondo anno consecutivo, la città pontina ospitata lo storico titolo di Miss Eleganza nato per premiare una delle donne e delle attrici più belle al Mondo, la straordinaria Sofia Loren.

la splendida cornice di piazza Indipendenza a Pomezia con in primo piano la Torre Civica

Una serata in cui le 28 ragazze hanno dapprima sfilato accompagnate dalle note della colonna sonora di Barbie, presentando poi in passerella i capi della collezione della stilista Sabrina Minucci ed una capsule collection del brend “Nero Luce made in Rebibbia“, marchio sartoriale nato nel 2013 all’interno del carcere femminile di Rebibbia a Roma con il progetto “Ricuciamo” un laboratorio sartoriale aperto all’interno della Casa Circondariale.

uno dei quadri dedicati al film “Barbie”

Straordinariamente seguito il momento in cui le ragazze, nei quadri denominati “Flower Power”, hanno indossato abiti ed accessori degli anni ’70 tra gli applausi scroscianti del pubblico per un momento di vera spensieratezza ed allegria.

gli straordinari abiti della collezione di Sabrina Minucci indossati dalle ragazze del concorso

La serata condotta dalla eleganza e dalla maestria di Margherita Praticò, agente del concorso per il Lazio, con la attenta regia di Mario Gori ha presentato all’interno di questo show di eleganza e bellezza l’ esibizione del cantautore Federico Pisano e del suo brano “Candy”, un vero omaggio alla bellezza femminile.

alcuni abiti della collezione Nero Luce made in Rebibbia

La giuria composta dalla sindaco di Pomezia, Veronica Felici, il senatore Marco Silvestroni, la modella Eleonora Mascaro, la stilista Sabrina Minucci, il fotografo di moda Piero Consoli, il coach di body building Tommaso Capezzone, il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, l’imprenditore vitivinicolo Lorenzo Ferri, Ettore Costa per Miluna, Sonya Susan di Sarli per il Codacons, Michela Scafati per Training Academy ha completato il podio con il secondo ed il terzo posto, rispettivamente, a Sofia Forchetta, 18 anni di Grottaferrata, studentessa universitaria Economia e Management, amante del pilates e a Lavinia Puggioni, 19 anni di Ardea, receptionist in un hotel e che pratica ginnastica artistica.

le ragazze durante il quadro Flower Power, l’omaggio agli anni ’70

Prossimi appuntamenti: lunedì 5 agosto ore 21,30 a Frosinone, piazza Vittorio Veneto, Miss Sorriso Lazio 2024 e martedì 6 agosto ore 21,30 arena all’aperto del Teatro di Tor Bella Monaca per la serata dove verrà incoronata Miss Roma 2024.

Continua a leggere

Cronaca

Castelnuovo di Porto, la collina avvolta dalle fiamme. L’ipotesi della mano di un piromane

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Monte Mario è stato avvolto dalle fiamme qualche giorno fa, trasformandosi in un paesaggio desolato e carbonizzato. Quell’incendio, che ha distrutto vasti ettari di vegetazione, ha lasciato una cicatrice profonda non solo nel territorio ma anche nella comunità che lo abita. Il fumo denso ha oscurato il cielo, mentre le fiamme divoravano alberi secolari e minacciavano le abitazioni vicine, costringendo i residenti a una fuga disperata.

E oggi, un nuovo incubo ha colpito Castelnuovo di Porto. Le fiamme sono divampate nella tarda mattinata su via Montefiore, all’altezza della chiesa di San Sebastiano, e si sono propagate rapidamente, alimentate da un vento implacabile. Il fuoco ha avanzato senza pietà, bruciando centinaia di alberi e avvicinandosi pericolosamente alle case. L’aria è diventata irrespirabile, e il cielo si è tinto di rosso e nero, mentre i residenti guardavano attoniti e spaventati il disastro che si stava consumando davanti ai loro occhi.

«Sembrava Monte Mario», ha esclamato un residente, «le fiamme che dal bosco si avvicinavano alle nostre case, l’aria irrespirabile, tanta paura. Qui sembra che qualcuno abbia voluto tutto questo». Le sue parole riflettono l’angoscia e l’impotenza di fronte a un evento che sembra quasi orchestrato da mani invisibili.

La Polizia Locale ha immediatamente allertato la Sala Operativa della Protezione Civile Regionale e i Vigili del Fuoco. Le squadre di emergenza, con autopompe ed elicotteri, hanno lottato strenuamente per contenere l’incendio, ma il vento ha continuato a giocare contro di loro. Il sindaco di Castelnuovo, Riccardo Travaglini, ha cercato di rassicurare la popolazione, garantendo che la situazione fosse sotto controllo, ma il fumo e i focolai che si spostavano verso la zona di Monte Funicolo mantenevano alta la tensione.

La preoccupazione che questi incendi possano essere opera di piromani è alta. «Abbiamo le telecamere lungo la strada e controlleremo cosa è accaduto», ha dichiarato il sindaco, confermando che il Comune, insieme alle forze dell’ordine, sta operando un censimento degli inquilini in condizioni più fragili nelle case lambite dalle fiamme.

Strategie per Arginarne le Mani Occulte dei Piromani

Per contrastare l’azione distruttiva dei piromani, è essenziale adottare una strategia multifronte che coinvolga prevenzione, monitoraggio, risposta rapida e sanzioni severe. Ecco alcune misure che possono essere messe in atto:

  1. Sorveglianza Tecnologica: Installare telecamere di sorveglianza ad alta risoluzione in aree strategiche, dotate di sensori di fumo e calore, per individuare tempestivamente i primi segni di incendio.
  2. Droni e Satelliti: Utilizzare droni e immagini satellitari per monitorare le aree boschive e rilevare eventuali attività sospette o incendi nascosti.
  3. Pattugliamenti: Intensificare i pattugliamenti delle forze dell’ordine nelle aree a rischio durante i periodi più caldi e secchi dell’anno.
  4. Campagne di Sensibilizzazione: Educare la popolazione sui rischi degli incendi e sull’importanza di segnalare attività sospette. Coinvolgere le comunità locali in attività di prevenzione e monitoraggio.
  5. Leggi e Pene Severe: Rafforzare le leggi contro i piromani, prevedendo pene severe e dissuasive per chi provoca incendi dolosi.
  6. Collaborazione tra Enti: Facilitare la collaborazione tra diverse agenzie governative, forze dell’ordine e organizzazioni di volontariato per una risposta coordinata ed efficace.
  7. Manutenzione del Territorio: Promuovere la manutenzione regolare delle aree boschive, inclusa la creazione di fasce tagliafuoco e la rimozione della vegetazione secca che potrebbe alimentare gli incendi.

La battaglia contro i piromani richiede l’impegno congiunto di autorità, comunità locali e tecnologia. Solo attraverso un’azione concertata sarà possibile proteggere il nostro patrimonio naturale e garantire la sicurezza delle persone che vivono nelle aree a rischio.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti