Capena, gravi accuse di favoreggiamento con fondi pubblici: una cittadina denuncia Comune e amministratore di condominio

Capena – È un vero e proprio atto d’accusa quello presentato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli da Loredana Schipor, residente a Capena, contro l’amministratore del condominio in cui vive e il Comune di Capena. La denuncia, formalizzata nei giorni scorsi, solleva pesanti accuse di presunto favoreggiamento e mancata attuazione delle opere pubbliche previste da una convenzione comunale, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti costretti a una condizione di disagio con strade dissestate, case senza agibilità, ecc.

Al centro della vicenda c’è un condominio situato in viale degli Ulivi, nell’area conosciuta come “area 167”, frutto di una convenzione stipulata il 3 agosto 1990 tra il Comune di Capena e la signora Mirella Remi per la cessione di diversi lotti di terreno. 

Secondo quanto riportato nella denuncia, la convenzione prevedeva l’esecuzione di opere di urbanizzazione primaria, tra cui la costruzione della rete stradale di accesso ai lotti, la creazione di un parcheggio pubblico e la realizzazione di spazi verdi, tutti interventi che, a distanza di oltre trent’anni, non sono stati ancora completati.

La situazione è diventata particolarmente critica per la presenza di una rampa di accesso al condominio in condizioni di grave degrado: il manto stradale dissestato, buche profonde e pericolosi pezzi di ferro che emergono dall’asfalto rappresentano un serio pericolo per i residenti. 

Nonostante le ripetute segnalazioni e richieste di intervento da parte dei condomini, l’amministratore Duilio Moretti ha sempre sostenuto che l’area fosse ancora classificata come “area di cantiere”, esonerandosi così dalle responsabilità di intervento.

La denuncia di Schipor evidenzia inoltre che, in risposta a una PEC inviata dalla stessa il 24 luglio 2024, l’amministratore ha confermato di aver contattato il Comune di Capena. Secondo quanto riportato nella denuncia, le autorità comunali, nella figura dell’assessore Egidi e del vicesindaco Pelliccia, avrebbero dichiarato l’estraneità del Comune alla gestione dell’area, promettendo solo un intervento minimo e provvisorio, giustificato come gesto “personale” e non ufficiale.

La stessa Schipor, reduce da un intervento chirurgico, si trova ora impossibilitata a seguire le prescrizioni mediche che prevedono brevi passeggiate per la riabilitazione, proprio a causa dell’inaccessibilità e pericolosità della rampa e delle strade circostanti il condominio.

Alla luce di questi fatti, Schipor ha deciso di sporgere denuncia per responsabilità omissiva e per il mancato rispetto della convenzione da parte del Comune di Capena. In particolare, l’accusa nei confronti dell’amministratore Moretti si fonda sull’articolo 1130 del Codice Civile, che impone all’amministratore il dovere di garantire la sicurezza dei condomini e di eseguire lavori urgenti per prevenire danni o pericoli. Allo stesso modo, la denuncia punta il dito contro il Comune per la mancata custodia e controllo del territorio, con conseguenze potenzialmente disastrose per la sicurezza pubblica.

La vicenda ha sollevato un forte sconcerto tra i residenti di Capena e potrebbe avere ripercussioni rilevanti, anche in termini di responsabilità penali per gli enti e i soggetti coinvolti. La Procura di Tivoli sarà chiamata a fare luce su una vicenda che, oltre a mettere in discussione la gestione dei fondi pubblici, solleva preoccupazioni serie sulla tutela della sicurezza e dei diritti dei cittadini.