CAOS COLOSSEO, ARRIVA IL DECRETO DEL GOVERNO: "MUSEI TRA I SERVIZI ESSENZIALI"

Redazione

Roma – Arriva la "toppa" dopo un vergognoso giorno di caos e proteste dei turisti a Roma. Chiusi tre ore per assemblea sindacale i siti archeologici più importanti della Capitale: Colosseo, Foro Romano e Palatino, Terme di Diocleziano e Ostia Antica. Agli ingressi sono stati esposti alcuni cartelli in italiano e inglese in cui si spiegava ai moltissimi turisti in fila, delusi, il motivo della chiusura del monumento simbolo della Capitale, salvo commettere su alcuni un errore, è cioè che la chiusura sarebbe durata fino alle 11:30 p.m., invece che 11 a.m..
E' scontro governo-sindacati. Camusso: 'Assemblea è democrazia'. Il premier Renzi: "No alla cultura presa in ostaggio" e il ministro Franceschini: "La misura è colma". Il sindaco Marino: 'Schiaffo ai visitatori'. Il Codacons: "In questi casi serve l'esercito". Il soprintendente di Roma Francesco Prosperetti: "Sono dispiaciuto per i disagi, ma era impossibile vietare l'assemblea". Poi in serata è arrivato il via libera del Cdm al decreto che equipara i servizi della cultura ai servizi essenziali.

Il caso Colosseo in Cdm – "Non facciamo nessuna attentato al diritto di sciopero, ma per come è fatta l'Italia diciamo che i servizi museali stanno dentro i servizi pubblici essenziali". "Dobbiamo avere più attenzione verso chi vuole bene all'Italia", verso tutti gli italiani o i turisti "che fanno migliaia di chilometri per venire a vedere" il Colosseo o gli altri capolavori del nostro patrimonio artistico. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi commentando l'importanza del decreto varato dal Cdm che equipara i servizi della cultura ai servizi essenziali. "Degli amici mi hanno raccontato di aver intercettato sul treno Roma Firenze l'amarezza di un gruppo di turisti americani, questo è senza parole".

"Le regole del decreto varranno per tutti i musei ed i luoghi di cultura, senza fare distinzione tra statali, comunali, pubblici e privati". Così il ministro Dario Franceschini chiarisce al termine del cdm i confini del decreto del governo. Il decreto che abbiamo approvato che aggiunge i musei e i luoghi culturali ai servizi essenziali "aveva i caratteri dell'urgenza e della necessità". Franceschini poi ricorda i precedenti di Pompei: "è già capitato e sono annunciate altre assemblee, è un disagio per le file ma anche un danno di immagine gravissimo per l'Italia e per il lavoro che stiamo facendo".