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Roma

CANILI DI ROMA STEFANO FUCCELLI DEL PAE ACCUSA TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE CAPITOLINO PER LA SPARTIZIONE ILLECITA DI DENARO PUBBLICO A DANNO DEGLI ANIMALI

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Il consiglio comunale capitolino con 30 voti a favore, un solo astenuto e alcun contrario ha approvato la mozione che chiede la sospensione della Deliberazione di Giunta n.148 del 22 maggio 2014, che recava le procedure di affidamento della gestione dei canili e gattili previa esecuzione dei lavori di adeguamento agli standard sanitari per garantire la tutela del benessere degli animali

Roma – E’ furente Stefano Fuccelli del Partito Animalista Europeo per la votazione appena avvenuta al Consiglio Comunale capitolino e grida senza alcuna sorta di remora: “il Consiglio Comunale vota per l'illegalita', resteranno gli abusi e la spartizione illecita di denaro pubblico a danno degli animali” senza distinzione partitica.

Su questa votazione interviene Fuccelli, che è sempre in campo a tutela della legalità ma soprattutto del benessere degli amici animali, non guarda i colori politici e i vari apparentamenti ma entra in merito solo alle leggi esistenti che permettono una vita decorosa degli animali che in questo caso sono accolti in strutture pubbliche gestite da associazioni. Fuccelli va a ritroso in questa storia e spiega che il Gruppo di Lavoro in collaborazione con il Dipartimento Prevenzione delle Aziende ASL, il Ministero della Salute e gli Uffici Tecnici di Roma Capitale avevano individuato una serie di criticità oggettive non più procrastinabili quali: strutture di ricovero sovraffollate con un numero doppio di cani detenuti; strutture che necessitano l'ampliamento delle dimensioni delle gabbie e dei box al fine di adeguarle agli standard igienico sanitari e della sicurezza previsti dalla normativa vigente oppure strutture non adeguabili come il canile di Vitinia (perché realizzato in area golenale in assoluto contrasto con la normativa regionale edilizia che vieta edificazioni nella fascia a ridosso del Tevere), PAI Roma Capitale è in fascia " AA " zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico ovvero i cani annegheranno in caso di esondazione, circostanza che escluderebbe ogni ipotesi di sanatoria futura della struttura. Oltretutto pende un'ingiunzione di chiusura determinata dalla ASL RmC sin dal febbraio 2012.

La deliberazione appena sospesa inoltre regolamentava il rapporto tra Roma Capitale ed i gestori affidatari tramite bando pubblico per una garanzia di trasparenza e correttezza e non tramite l'affidamento diretto in convenzione come è sempre avvenuto. Ed ancora, la deliberazione prevede iniziative per snellire le procedure di adozione garantendo sempre le condizioni di benessere degli animali.

Il Presidente del PAE, Stefano Fuccelli è furente:”hanno fatto passare questa mozione come salva cani ma è pura menzogna, di fatto garantisce solo ed esclusivamente i lavoratori dei canili comunali a discapito del benessere degli animali detenuti. Del resto il promotore e primo firmatario della mozione Gianluca Peciola, capogruppo SEL, lo dice senza mezzi termini con il suo comunicato dal titolo ‘Animali, ok a mozione per tutela dipendenti canili e gattili’ senza fare cenno alla tutela degli animali, anzi intende mantenere le stesse irregolarità a danno dei medesimi animali che hanno contraddistinto l'attività svolta fino ad adesso.” Fuccelli proprio su Peciola spiega che è contrario anche alle gare d'appalto preferendo il torbido sistema dell'affidamento diretto, responsabile della spartizione del denaro pubblico, anzi gli attribuisce la sua ignoranza totale sul comodato per nomina che obbliga le associazioni deputate a gestire i canili con risorse proprie e non con i fondi pubblici, ai sensi dell’ art. 6 comma 2 della legge regionale 34/97 e prosegue senza omettere nulla:” Peciola ignora inoltre che L’art. 4, comma 2, lett. m-bis del d.l. n. 70/2011, come convertito dalla legge n. 106/2011 determina di affidare direttamente appalti di servizi e forniture il cui importo risulti inferiore a 40.000 euro; visto che gli importi erogati dal Comune alla Avcpp corrispondono mediamente a 4 milioni e 200.000 euro annui da oltre un decennio, questa mozione è una vera e propria istigazione ad infrangere la legge”. E’ un Presidente del Pae che non risparmia nessuno ma nel merito di questa mozione accusa il capogruppo di Sel di non conoscere la realtà di come per anni la Avcpp abbia spartito 3.200.000 euro/annui, corrispondente ad oltre l’80% del totale, di soldi pubblici per i 106 stipendiati suoi amici, una media di oltre 2.500 euro mensili. A conti fatti per Fuccelli gli operatori etichettati di bassa manovalanza, cioè gli addetti alla pulizia delle gabbie, percepiscono la somma di circa 900 euro quindi conclude seccamente e sottolinea quindi:” pertanto è facilmente intuibile quante persone hanno intascato dai 3 ai 4 mila euro mensili. Ed ancora, il gioco dei numeri tra entrate ed uscite la Avcpp lo conosce molto bene talmente tanto che la soglia non scende mai sotto il numero convenzionato di mille al giorno: tutti i cani in esubero vengono sistematicamente affidati poiché il Comune non li conteggia e quindi sarebbero solo costi eccedenti a carico dell’ associazione ma senza scendere al di sotto altrimenti il Comune non eroga i 14 euro al giorno per ogni cane di cui però soltanto il 10% e’ destinato al sostentamento visto che oltre l’80% viene spartito per gli stipendi.”

Una mozione che fa trapelare molte situazioni controverse dove le ombre su questi appalti dovrebbero per trasparenza e per legge essere controllati e monitorati. Così in un ultima battuta Fucelli riporta nell’alveolo della complicata situazione della gestione di questi canili e rimanda al consigliere Peciola il dovere di sapere che molti canili convenzionati gestiti da validi volontari riescono a garantire un accettabile standard di benessere nonostante un contributo medio di 4 euro ad animale detenuto e riportando la dichiarazione del primo firmatario della mozione dopo l'approvazione….“per SEL è fondamentale tutelare i lavoratori e le lavoratrici ed aprire un tavolo per superare la delibera” il PAE senza ombra di dubbio in merito ritiene e accusa che questa mozione è una vera e propria strumentalizzazione degli animali finalizzata solo alla spartizione illegale di finanziamenti pubblici.

Un accusa che ora i destinatari dovranno per onestà politica e intellettuale rispondere, soprattutto per capire se questi centri di accoglienza degli animali siano veramente un rimessaggio per un business molto criticato dal PAE, dove lo stesso preme più su ogni altra questione il benessere degli animali, che se stipati in due in gabbie che ne dovrebbe contenere uno e per di più non a norma, forse qualcosa di rivedere servirebbe.

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Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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