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Roma

CANALE MONTERANO, LA REGIONE FA TREMARE LA GIUNTA STEFANI

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Tempo di lettura 3 minutiIl consigliere di maggioranza Giancarlo Marani, costruttore edile, ha riconsegnato le deleghe al sindaco

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La Riserva di Canale Monterano rischia di essere compromessa da delibere comunali che vorrebbero, in sintesi, compromettere un ambiente vincolato tramite l’interpretazione dell'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa (applicazione del Piano Casa all’area II).

 

[LETTERA DELLA REGIONE LAZIO AL COMUNE DI CANALE MONTERANO]

[LETTERA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO]

 

Chiara Rai
Un vero e proprio terremoto sta compromettendo la stabilità dell’amministrazione comunale di Canale Monterano che ha ricevuto un forte monito dalla Regione Lazio. Questa notizia arriva in un momento di fibrillazione e incessante attività dei cittadini e soprattutto dell’Associazione Voci di Strada, del gruppo consiliare Esperienza e Rinnovamento e del Gruppo spontaneo 9 Agosto. Un momento nel quale anche L’osservatore laziale, impegnato in trincea con le persone, sta raccogliendo e ha raccolto centinaia di firme per salvare la Riserva di Canale Monterano che rischia di essere compromessa da delibere comunali che vorrebbero, in sintesi, compromettere un ambiente vincolato tramite l’interpretazione dell'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa (applicazione del Piano Casa all’area II). L’Ente Regione ha risposto senza tentennamenti alle controdeduzioni del sindaco Stefani in merito alla delibera di Consiglio n. 13 del marzo 2012.  Tale delibera ritenuta dalla Regione priva di valore giuridico e in “grave contrasto con la normativa urbanistica” sarà inviata dalla direzione regionale Urbanistica alla Avvocatura regionale per essere impugnata presso le sedi competenti. E’ così sempre più evidente che ci si trova in un vero e proprio duello tra Enti che finirà con la prevaricazione di una sola vox sull’altra. Presumibilmente a soccombere sarà quella comunale che vorrebbe applicare delle procedure edilizie ed urbanistiche ignorando vincoli paesaggistici e, come afferma la stessa Regione, “le più elementari normative nazionali e regionali”. L’intera missiva della Regione datata 10 ottobre, della quale ci ha messi a conoscenza l’associazione di cittadini Voci di Strada,  non lascia spazio a dubbi in merito alla rigida posizione dell’Ente Regione rispetto l’amministrazione di Canale Monterano. Addirittura ci sono espressioni inequivocabili quali: “l’Ufficio comunale (di Canale) sembra ignorare il noto principio di legalità cui dovrebbe ispirarsi l’attività amministrativa, secondo la quale la pubblica amministrazione trova nella legge i fini e i confini della propria azione [….] in merito alle procedure corrette da seguire in atti di pianificazione”. A conclusione della lettera, la Regione ricorda al Comune che le norme non possono essere tema di “recite a soggetto”. Più chiaro e diretto di così non poteva arrivare lo schiaffo in faccia. E il primo effetto, probabilmente indiretto, ma di facile interpretazione è che il consigliere di maggioranza Giancarlo Marani, costruttore edile, ha riconsegnato le deleghe al sindaco. Intanto è arrivata la prima risposta ad una lettera redatta dai gruppi consiliari di minoranza del Comune congiuntamente all’Università Agraria e supportati dal Gruppo spontaneo 9 Agosto. Questa lettera articolata, che sostanzialmente si concentra sulla successiva delibera del 9 agosto 2012 (che di fatto intende definire la sfera di applicabilità del piano casa nella Riserva), è stata inviata a tutti gli Enti sovracomunali. La prima risposta è arrivata dal Corpo Forestale dello Stato che agirà per quanto di sua competenza vagliando con attenzione i rilievi di legittimità e assumendo eventuali iniziative ritenute più opportune dalla Forestale stessa.

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