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Roma

CANALE MONTERANO, INVIATA A TUTTI I DESTINATARI LA PETIZIONE "VIVA LA RISERVA NATURALE DI CANALE MONTERANO”

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Redazione

L’osservatore laziale ringrazia tutti coloro che hanno aderito alla petizione “VIVA LA RISERVA NATURALE DI CANALE MONTERANO”. Un ringraziamento particolare a Daniele Natili per il supporto prestato al nostro quotidiano e al nostro redattore Emanuel Galea per aver curato e seguito l'iniziativa.. Abbiamo raccolto oltre 600 firme. La petizione insieme all’elenco di tutti i firmatari è stata inviata oggi 24 ottobre a tutti i destinatari.

Insieme a tutti i cittadini  restiamo vigili e attendiamo riscontri.

[ ELENCO DEI FIRMATARI DELLA PETIZIONE ]

 

Ecco il testo della Petizione:

Spett.le REGIONE LAZIO
Assessorato Enti locali e sicurezza, ambiente e sviluppo sostenibile, politiche dei rifiuti
All’attenzione dell’assessore GIUSEPPE EMANUELE CANGEMI
Via Rosa Raimondi Garibaldi , 7 – 00145

Spett.le REGIONE LAZIO
All’attenzione del Vice-Presidente e Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Urbanistica
LUCIANO CIOCCHETTI

Via Cristoforo Colombo , 212 – 00145

Al SINDACO DEL COMUNE DI CANALE MONTERANO
ANGELO STEFANI

Comune Sede
00060 Canale Monterano, Rm

Spett.le Prefettura di Roma – Ufficio Territoriale del Governo
Al Prefetto Dr. GIUSEPPE PECORARO

via IV Novembre, 119/A – 00187
Roma (RM)

Al GRUPPO CONSILIARE “LIBERI INDIPENDENTI E UNITI”
Consiglio Comunale di Canale Monterano

Comune Sede
00060 Canale Monterano

Al GRUPPO CONSILIARE “VOCI DI STRADA”
Consiglio Comunale di Canale Monterano

Comune Sede
00060 Canale Monterano

Al GRUPPO CONSILIARE “ESPERIENZA E RINNOVAMENTO”
Consiglio Comunale di Canale Monterano

Comune Sede
00060 Canale Monterano
 
All’Arch. CARINI DEMETRIO
DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO
DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO E URBANISTICA
Via del Giorgione, 129 – 00147 Roma

All’Arch. AJELLO MARINA
DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO
DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO E URBANISTICA
Area LEGISLATIVA, GIURIDICO E CONFERENZE DEI SERVIZI
Via Del Giorgione, 129 – 00147 Roma

All’Arch. COLLETTA PATRIZIA
DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO
DIREZIONE REGIONALE TERRITORIO E URBANISTICA
VIGILANZA URBANISTICA – EDILIZIA E LOTTA ALL'ABUSIVISMO
Via del Giorgione, 129 – 00147 Roma

Al Dr. TANZI GIUSEPPE
DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO
DIREZIONE REGIONALE AMBIENTE
Viale del Tintoretto, 432 – 00142 Roma

Al Dr. FRANCESCO MANTERO
Direttore Riserva Naturale " Monterano"
Piazza Tubingen
00060 Canale Monterano (RM)

Spett. PROVINCIA DI ROMA
Assessore alle Politiche del Territorio e Tutela ambientale
MICHELE CIVITA

Via IV Novembre 149 – 00187 Roma

Alla dott.ssa ALFONSINA RUSSO
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale
piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 Roma

Al Dr. CARLO COSTANTINI
Corpo Forestale dello Stato
Comando Provinciale di Roma
Via G. Bavagli, 6 – 00161 Roma

Al Presidente Verdi Lazio
NANDO BONESSIO

Via A. Salandra, 6 – 00100 Roma


La Riserva Naturale Monterano, istituita nel 1988 è in pericolo. L’area tutela 1100 ettari di boschi, valli fluviali, terra di acqua, pascoli e, nel centro dell'area protetta si trova l'altopiano tufaceo con i ruderi dell'antico abitato di Monterano, uno dei pochi paradisi ancora scampato alla mano devastatrice dell’uomo.
Il Monteranese è terra vulcanica, "terra di fuoco" ed è ricca di minerali. Numerose sono le sue miniere per la ricerca di zolfo, manganese e, in tempi recenti, addirittura minerale di uranio. E’ ricca di fauna e speciali sono le sue orchidee.
All’interno dell’area, determinando ulteriori vincoli archeologici è la presenza di necropoli etrusche. Non mancano poi monumenti storici come il Convento e l’Eremo. Tutta questa eredità rischia di sparire. Una delibera del Consiglio, la n. 37 del 9.08.2012 minaccia lo status quo di quest’angolo di paradiso.

La delibera del 9 agosto, nel definire la sfera di applicabilità del piano casa nella Riserva, interpreta l'art. 7 della legge istitutiva della Riserva stessa in un modo che, oltre a comportare una troppo ampia applicazione del Piano casa nei confini dell'area protetta, di fatto potrebbe consentire l'edificabilità di nuove costruzioni in tutta l'Area II con indice 0,03 mc/mq.

Il piano casa non prevede nuove costruzioni, il Piano casa si applica agli edifici esistenti. Ora, la riserva di Monterano, se venisse consentito un indice di fabbricabilità per nuove costruzioni di 0,03 mc/mq dentro i suoi confini, verrebbe gravemente compromessa.

PREMESSO CHE
si ritiene che la a legge Piano Casa non vuole certo aggredire spazi delle riserve destinati a pura protezione ambientale, facciamo un appello al sindaco Angelo Stefani ed al Consiglio Comunale di Canale Monterano affinché, con atto di autotutela, torni indietro sui suoi passi.

Ai giovani d’oggi abbiamo sperperato risorse e opportunità.
A quelli di domani, è doveroso lasciare un territorio dove anche essi potranno vivere, operare e svilupparsi.
VI CHIEDIAMO
Di avviare un dialogo urgente con l’amministrazione comunale di Canale Monterano a sostegno di un piano di sviluppo in sostituzione dell’attuale programma per massimizzare le cubature d’edilizia privata (D.C.C. di Canale Monterano n. 37 del 9 agosto 2012). L'introduzione di indice di fabbricabilità di nuove costruzioni dentro tutta l'area II della Riserva Naturale Regionale Monterano è un fatto grave, apre la corsa alla speculazione. I cittadini, preoccupati del vertiginoso incremento d’interesse immobiliare sul territorio, chiedono a quest’Assessorato di adoperarsi affinché il Comune voglia recedere dalle sue decisioni ed abrogare la delibera di marzo (D.C.C. di Canale Monterano n. 13 del 26 marzo 2012; cfr. Regione Lazio, Area Urbanistica e Copianificazione Comunale Roma Capitale e provincia, prot. n. 326662 del 22 agosto 2012). Vista la dubbia applicazione del Piano Casa regionale all'Area II della Riserva Naturale Monterano (cfr. D.C.C. di Canale Monterano n. 37 del 9 agosto 2012), e viste anche le recenti prese di posizione del Governo a difesa delle terre agricole nel c.d. Piano Salva Italia, ci auguriamo che la Regione Lazio voglia considerare "emergenziale” la presente petizione per non compromettere l’habitat che spetta alle future generazioni.
ROMA, 24 OTTOBRE 2012
L’osservatore laziale quotidiano online – www.osservatorelaziale.it – Tel. 345/7934445

(ALLEGATO ELENCO FIRMATARI PETIZIONE)

ARTICOLI PRECEDENTI:

  17/10/2012 CANALE MONTERANO, DELIBERE "FAI DA TE": LA REGIONE POTREBBE CONTESTARE AL COMUNE ANCHE LA DELIBERA DEL 9 AGOSTO

   CANALE MONTERANO, LA REGIONE FA TREMARE LA GIUNTA STEFANI

  08/10/2012 CANALE MONTERANO, GIU' LE MANI DALLA RISERVA: I VERDI CHIEDONO L'ANNULLAMENTO IN SEDE DI AUTOTUTELA DELLA DELIBERA CHE LASCEREBBE SFOGO AL PIANO CASA

  25/09/2012 CANALE MONTERANO, L'OSSERVATORE LAZIALE INVITA TUTTI I CITTADINI DEL LAZIO A FIRMARE LA PETIZIONE

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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