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Ambiente

Canale Emiliano Romagnolo, inaugurato il rifacimento di un tratto nel bolognese

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Anche un intervento di manutenzione straordinaria può essere occasione di ricerca applicata: l’utilizzo di lastre in calcestruzzo additivato con fibre polimeriche per garantire una maggiore velocità di scorrimento, ma anche più resistenza e durabilità al rivestimento, è infatti l’innovativa soluzione ideata dai tecnici del Consorzio C.E.R. per migliorare e stabilizzare l’efficienza del primo tratto del Canale Emiliano-Romagnolo, inaugurato alla presenza, tra gli altri, di Galeazzo Bignami, Viceministro Infrastrutture e Trasporti e Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna; si tratta di un alveo lungo quasi 3 chilometri da valle del fiume Reno fino a monte dell’impianto di Crevenzosa, nel territorio bolognese di Galliera.
Sicurezza infrastrutturale, miglioramento delle performances, sostenibilità energetica sono le caratteristiche di un intervento finanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per un importo di 7.530.000 euro e terminato nel pieno rispetto delle tempistiche di cronoprogramma, nonostante fosse possibile effettuare i lavori solo nei periodi “extra-irrigui” tra Novembre e Febbraio.
L’intervento assicura un incremento del 20% nell’efficienza del Canale, la cui portata sarà pari a 60 metri cubi al secondo, permettendo anche risparmio energetico e maggiore sicurezza idraulica per la più moderna “autostrada dell’acqua” italiana, a servizio di una superficie irrigabile di 175.000 ettari tra le province di Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara, Ravenna e Rimini.
“L’infrastruttura è più sostenibile dal punto di vista energetico, perché il rapido scorrimento della risorsa idrica in alveo consentirà un minore impiego delle pompe di prelievo all’impianto di Palantone, sulla presa dal fiume Po rendendo il Canale pronto per l’ormai imminente stagione irrigua – evidenzia Raffaella Zucaro, Direttrice Generale del Consorzio C.E.R. e Coordinatrice di ANBI Emilia-Romagna.
“La multifunzionalità del Canale C.E.R. – precisa Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – è emersa agli occhi dell’opinione pubblica internazionale, salvando Ravenna dall’alluvione dello scorso Maggio. Questo intervento torna a catalizzare l’attenzione però sulla sua funzione primaria, che è al servizio dell’agricoltura.”
“Con il tempo – spiega Nicola Dalmonte, Presidente del Consorzio C.E.R. – il rivestimento cementizio dell’alveo e delle sponde si era deteriorato, rallentando lo scorrimento della risorsa idrica e riducendo la portata del progetto originale. Grazie a questo intervento, l’acqua ritornerà a scorrere più velocemente in un importante areale agricolo, ricco di produzioni d’eccellenza del made in Italy.”
“Proseguiamo la stagione delle inaugurazioni, continuando nel solco di una storia, in sintonia con gli interessi delle comunità – conclude Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – E’ una concreta dimostrazione di efficienza, che i Consorzi di bonifica ed irrigazione affidano alla politica, affinché non vada perduta nessuna opportunità per trasformare il Paese, attrezzandolo alle sfide della crisi climatica.”

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