Campidoglio, Raggi fa economia e risolve il caso del salario accessorio

Redazione

ROMA – "È stato un incontro molto positivo, non sono state rilevate criticità sulla soluzione proposta dal Campidoglio riguardo al salario accessorio". Così la sindaca di Roma Virginia Raggi al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Claudio De Vincenti. "La nostra soluzione è quella di effettuare il pagamento della parte accessoria del salario dei dipendenti capitolini utilizzando un meccanismo che ci viene concesso visto che siamo riusciti a fare delle economie di gestione", ha aggiunto la sindaca. Sul salario accessorio il Sottosegretario, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, ha ricordato che la questione rientra strettamente nell'autonomia decisionale e nella responsabilità della Amministrazione comunale.C'è un assegno di 340 milioni di euro in palio nella trattativa che il Campidoglio sta portando avanti con Palazzo Chigi per coprire gli extra costi del salario accessorio. Si tratta del conto dei cosiddetti premi a pioggia, erogati alla gran parte degli oltre 23mila dipendenti capitolini negli anni che vanno dal 2008 al 2012, che sono stati sanzionati dagli ispettori del Mef. "Abbiamo anche parlato del piano di riequilibrio. Sarà presto riattivato il tavolo interistituzionale. C'è stato un clima di collaborazione anche sul piano di rientro dal debito", ha aggiunto la sindaca. Il salario accessorio è la parte variabile della busta paga dei dipendenti capitolini, per la quale il Campidoglio stanzia in ogni bilancio un fondo annuale di circa 157 milioni di euro. Le quote di produttività riferite al 2015, sospese dal prefetto Tronca e che la sindaca Raggi ad oggi non ha ancora sbloccato, erano previste dal provvedimento firmato dall'ex sindaco Marino. In attesa dell'incontro in programma il 21 ottobre, i sindacati hanno minacciato un ricorso collettivo e hanno rilanciato la mobilitazione