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di Ch. Mo.
Campania – In Campania non si parla d'altro che di terra dei fuochi. Tristemente famosi in tutto il mondo per quanto i camorristi hanno fatto alle nostre terre, ne stiamo pagando a caro prezzo le conseguenze. In seguito alle dichiarazioni dei pentiti di camorra, si è appreso ciò che mai avremo voluto scoprire: le nostre terre sono un mare di metalli pesanti e sostanze nocive. Numerose le vittime che già hanno saldato il loro conto rimettendoci la vita soprattutto nelle zone più a rischio, ma sappiamo che tante altre ancora dovranno farlo. L'incremento dei tumori è alle stelle; aumentano le malattie respiratorie, le morti per infarto e con esse le scoperte di siti inquinati. Dopo un'analisi della Forestale campana su 57 comuni, i dati emersi non sono del tutto allarmanti ma continuano a destare preoccupazioni. Nei comuni di Villa Literno ed Acerra, secondo quanto il comandante regionale in Campania del Corpo Forestale dello Stato, Sergio Costa ha dichiarato, vi è ancora un elevato tasso di inquinamento. Dopo l'analisi di campioni d'acqua prelevati nei comuni di Napoli e Caserta, domani saranno resi validi i livelli di rischio 4/5, i piu elevati e la prossima settimana per molti terreni vi sarà il divieto assoluto di coltivazione in attesa che vengano sottoposti alle bonifiche. Nei prossimi mesi inoltre altri trentuno comuni che hanno aderito al Patto della Terra dei fuochi saranno sottoposti alle analisi dovute dei terreni.
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