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di Christian Montagna
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Napoli – Un migrante, ospite di una struttura in via Zabatta, a Terzigno, località nota per gli efferati omicidi degli ultimi giorni, è stato colpito da tubercolosi. A riscontrarlo sono stati i medici dell’Asl, che hanno disposto il ricovero dello straniero all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore oltre ad una serie di controlli a tutti gli altri migranti che vivevano con lui nell’albergo, oltre che ai dipendenti.
Nel comune, è allarme epidemia: la tubercolosi (o tisi) è una malattia causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis e colpisce principalmente i polmoni, sebbene possa interessare anche altri organi. Oggi, a differenza del passato, si assiste a una sua nuova diffusione soprattutto tra i carcerati ed i malati di HIV.
Sintomi, contagio e cura. I sintomi della tubercolosi sono l’ ingrossamento dei linfonodi, tosse, febbre, perdita di peso, stanchezza, inappetenza e sudorazione durante la notte. Se la malattia è invece in uno stato avanzato, si formano delle cavità nei polmoni e si può avere produzione di saliva e muco intrisi di sangue. Non di rado, la tubercolosi può essere scambiata anche per polmonite, ma le due patologie sono assolutamente differenti. In altri casi, invece, la malattia resta asintomatica e quindi non produce alcuna manifestazione evidente. Il contagio avviene da persona a persona attraverso goccioline di saliva emesse con starnuti, colpi di tosse o baci. L’ambiente domestico e lavorativo, così come i luoghi pubblici rappresentano le sedi più comuni di contagio. Una volta diagnosticata la malattia, nella maggior parte dei casi, un’adeguata terapia farmacologica riesce a risolvere efficacemente l’infezione, seppure vengano prescritti anche più farmaci da assumere per svariati mesi. Fondamentale alla riuscita della cura è l’osservanza di tutte le indicazioni mediche fornite: una piccola distrazione potrebbe infatti non debellare più l’infezione. Si parla invece di ricovero se si tratta di un bambino e si verificano gravi reazioni ai farmaci.
Il caso. M.S., 25 anni, proveniente dal Gambia, è ora in isolamento: è stato sottoposto ad una broncospia e ad una tac polmonare. Le sue condizioni sono gravi ma stazionarie: non sarebbe ora in pericolo di vita. A preoccupare però è la possibilità che ad altri inquilini della struttura di Terzigno sia stata trasmessa la malattia. Il dottor Nicola Trinchese, epidemiologo dell’Asl Napoli 3 Sud, ha comunicato la notizia del caso di tubercolosi anche ai carabinieri ed al comune di Terzigno. In corso tuttora gli accertamenti sul resto dei migranti del centro.
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