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Redazione
Castel Volturno (CE) – Dopo quasi cinque ore di camera di consiglio, il collegio della seconda Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduto da Maria Alaia, ha condannato Giuseppe Setola, Alessandro Cirillo, Francesco Cirillo, Massimo Napolano e Giovanni Letizia all'ergastolo e 6 mesi di isolamento diurno, Metello di Bona a 43 anni e Luigi Tartarone a 13 anni e 6 mesi per l'omicidio dell'imprenditore Domenico Noviello avvenuto a Castel Volturno il 16 maggio del 2008. Tutti gli imputati sono stato interdetti dalla patria potesta', tranne Di Bona e Tartarona che e' temporanea alla durata della condanna. "Sono soddisfatto", questo il commento del pm Alessandro Milita a margine della lettura del dispositivo del processo Noviello.
La Corte d'Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto condanne dure ai 7 imputati dell'omicidio di Domenico Noviello anche sul fronte del risarcimento danni. In particolare, ha condannato in solido tutti gli imputati a risarcire danni non patrimoniali ad ognuno dei cinque familiari costituiti parte civile pari a somme dai 420mila ai 470mila euro. Per quanto riguarda i danni patrimoniali, invece, verranno quantificati in sede civile riconoscendo una provvisionale che i condannati dovranno pagare dai 30 ai 50mila euro. I condannati dovranno risarcire in solido anche per danni patrimoniali il Viminale per quasi in milione di euro. Il risarcimento di 300mila euro e' stato riconosciuto al comitato don Peppe Diana costituitosi parte civile. Mentre altri risarcimenti non patrimoniali pari a 50mila euro sono stati riconosciuti alla Regione Campania, comune di Castel Volturno, Fai e il coordinamento napoletano associazione antiracket. Il deposito delle motivazioni avverra' entro 90 giorni. Domenico Noviello fu ammazzato il 16 maggio del 2008 dopo aver denunciato nel 2001 le estorsioni subite presso la sua autoscuola da parte del clan.
Camorra: figli imprenditore Noviello, giustizia e' stata fatta
Lacrime e abbracci alla lettura della sentenza tra i quattro figli dell'imprenditore Domenico Noviello. "Ce l'abbiamo fatta – sussurra Mimma Noviello in lacrime – e' sentenza giusta".
Lacrime anche per l'altro figlio, il maggiore, Massimiliano: "Dopo gli ultimi avvenimenti e gli show di Setola non mi aspettavo queste condanne – dice – eravamo sfiduciati. E' stata una sentenza oltre le aspettative. Se mio padre non avesse denunciato sarebbe morto di rabbia. Invito tutti gli altri imprenditori a denunciare perche' oggi le cose sono cambiate, non si e' piu' soli come lo siamo stati noi nel 2001".
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