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di Angelo Barraco
Caserta –Ancora una grossa operazione centrata dai carabinieri del Ros e dalla polizia di Caserta. Le minuziose indagini continuano coordinate dalla Dda di Napoli che intanto ha portato all’arresto di 4 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, favoreggiamento, ricettazione e concorso esterno in associazione a delinquere.I quattro personaggi sono "pesci grossi" del clan dei Casalesi, fazione del gruppo Zagaria. Le manette ai polsi sono scattate a Gesualda Zagaria, sorella del boss che è accusata di ricettazione; Francesco Nobis che è accusato di favoreggiamento poiché avrebbe aiutato negli anni il clan nella costruzione di bunker per il boss. C’è poi il nipote del boss Michele Zagaria, Filippo Cataldo e infine Domenico Nocera che secondo gli inquirenti, oltre ad aver appoggiato il clan, avrebbe cercato soggetti incensurati a cui intestare beni.
Chi è Zagaria? Il gruppo Zagaria prende il nome dal temibile boss camorrista del clan dei Casalesi Michele Zagaria, soprannominato anche Capastorta. Il boss venne arrestato il 7 dicembre del 2011 dagli uomini della III Sezione della Squadra Mobile di Napoli. Zagaria si trovava all’interno di un bunker in cemento armato. Il boss si arrese soltanto nella tarda mattinata, quando si trovò senza vie di fuga e senza mezzi di sostentamento. All’operazione parteciparono anche personale del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, della Squadra Mobile di Caserta e del Nucleo Prevenzione Crimine Campania, le indagini invece furono coordinate da un pool di magistrati della DDA. Le parole pronunciate dal boss subito dopo l’arresto sono state: “Avete vinto voi, ha vinto lo Stato”. Zagaria è considerato a livello nazionale il re del cemento poiché i suoi interessi sugli appalti non si fermano in Campania ma raggiungono il Lazio, la Toscana, l’Abruzzo, Umbria, Lombardia, Emilia Romagna. Soprattutto in Emilia Romagna il clan gestiva gli affari del cemento.
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