Camerino, contributi ai terremotati: scoperta truffa

CAMERINO – Controlli a tappeto della guardia di finanza di Camerino sui contributi ai terremotati per l’autonoma sistemazione. Centinaia i casi sotto la lente di ingrandimento delle fiamme gialle e i primi dati sono preoccupanti: sono stati accertati già oltre 60.000 euro di contributi indebitamente percepiti da 25 persone finite nella rete dei controlli, tutte denunciate per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato; a cinque sono stati sequestrati oltre 20.000 euro.

Il Cas è un sussidio economico destinato ai cittadini che avevano la dimora abituale e continuativa in uno dei Comuni del cratere sismico, con l’abitazione lesionata in tutto o in parte, o sgomberata in seguito al terremoto, e che avevano provveduto autonomamente a trovare un alloggio alternativo. Ma molte sono le irregolarità emerse.

Si tratta di una truffa ai cui molti hanno fatto ricorso. Beneficiari che, come già detto in precedenza dalla magistratura di Rieti, non avevano né i requisiti né il diritto di percepire l’indennità economica a sostegno dei residenti nei Comuni devastati dal sisma È quanto si apprende in merito all’indagine, che la Procura reatina ha condotto sulle erogazioni dei contributi Cas (e non sulle assegnazioni delle soluzioni abitative d’emergenza, conosciute come «Sae»). Le indagini dei magistrati si erano da subito concentrate su un incremento dei cambi di residenza nei Comuni di Amatrice e Accumoli, considerati da subito «sospetti». Ma come si può ben vedere non è stata risparmiata neppure Camerino.