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Editoriali

CALTANISSETTA: SEI ARRESTI PER ESTORSIONI AI COMMERCIANTI

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Tempo di lettura < 1 minutoAttività criminali con i quali da sempre si alimentano le cosche: le estorsioni rappresentano un sistema collaudato per recuperare denaro da destinare anche alle famiglie dei detenuti.

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Redazione

Caltanissetta – Le estorsioni ai commercianti erano il loro pane quotidiano ma la Squadra mobile di Caltanissetta ha fermato l'attività illecita in cui si erano specializzati.

Difatti, le sei persone arrestate questa mattina, avevano riorganizzato in pochi mesi il clan mafioso dal quale dipendevano fino a febbraio scorso, dopo che il capo storico venne arrestato, nell'ambito dell'operazione di polizia denominata "Rewind".

Il gruppo intendeva proseguire le attività criminali con i quali da sempre si alimentano le cosche: le estorsioni rappresentano un sistema collaudato per recuperare denaro da destinare anche alle famiglie dei detenuti.

Per tutti le accuse vanno dall'associazione per delinquere di stampo mafioso all'estorsione aggravata e al porto abusivo di armi.

Un grave danneggiamento, consistito nell'incendio dell'autovettura di un commerciante niscemese che aveva tentato di resistere non pagando il "pizzo" richiesto, aveva portato gli uomini della mobile di Caltanissetta insieme a quelli del commissariato di Niscemi sulle tracce del clan.

L'attività d'indagine è stata rivolta al monitoraggio e al contrasto della criminalità organizzata gelese e niscemese, appartenente sia a "Cosa Nostra" che alla "Stidda" e l'operazione di oggi denominata "Fenice" (proprio per la caratteristica peculiare dell'associazione mafiosa che si rigenera dalle sue stesse ceneri) ha consentito di dare un altro duro colpo alla mafia.