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Editoriali

CALTANISSETTA, GIUSEPPE FASCETTO DAI DOMICILIARI FINISCE IN CARCERE

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Tempo di lettura 2 minutiIl provvedimento di aggravamento della misura cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta

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Redazione

Caltanissetta – Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Fascetto Giuseppe, classe 1968, residente a Leonforte (EN), c.da Bozzetta, in sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto.

Il provvedimento di aggravamento della misura cautelare è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Caltanissetta, a seguito delle violazioni delle prescrizioni cui era sottoposto il Fascetto. Lo stesso, infatti, lo scorso 7 ottobre 2013 era stato notato da una pattuglia dei Carabinieri operante su quel territorio, mentre era a bordo della sua autovettura in compagnia di due persone, diverse da quelle del suo nucleo familiare, violando in tal modo le prescrizioni impostegli con il provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari.

Fascetto Giuseppe era stato tratto colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere in data 20 luglio 2012, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sole Nero”, condotta da questa Squadra Mobile, congiuntamente a quella di Enna, unitamente a Nicosia Maurizio Giuseppe (cl. 1963), Torrisi Giuseppe (cl. 1966) e Cammarata Michele (cl. 1964), tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di usura ed estorsioni nel territorio della provincia di Enna, con l’aggravante di avere agito  avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p.

A capeggiare il suddetto gruppo criminoso era il suddetto Nicosia Maurizio Giuseppe, al quale, nell’ambito della predetta operazione di polizia era stato anche contestato il delitto di associazione a delinquere di stampo mafioso, operando quale referente a Villarosa della famiglia di Gela e dei fratelli Emmanuello, facendo parte dell’associazione denominata “Cosa Nostra”, con l’aggravante di avere fatto parte di un’associazione armata avente disponibilità di armi ed esplosivi per il conseguimento delle finalità associative, nonché di aver finanziato le attività economiche assunte o controllate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto e il profitto dei delitti commessi. Dopo le formalità di rito Fascetto Giuseppe è stato associato alla Casa Circondariale di Caltanissetta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 

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