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di Christian Montagna
Si susseguono aggiornamenti sul caso di oggi che ha sconvolto letteralmente il Calcio italiano. Risultano coinvolti nello scandalo di Calcioscommesse anche Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas e San Severo. Oltre ai 50 arresti, risultano indagate altre 70 persone e due associazioni, calciatori ed ex, presidenti e dirigenti di club, un poliziotto e un presunto appartenente alla cosca Iannazzo. Secondo il Procuratore Capo di Catanzaro “quello che emerge è uno spaccato nazionale e transnazionale, dal momento che coinvolge anche diversi stranieri nel giro di scommesse”. Tra i fermati c’è anche un cittadino albanese accusato di sequestro di un manager avvenuto in seguito ad un risultato di una partita diverso da quello concordato.
Perquisizioni sono tuttora in corso all’interno delle sedi della squadre e nei domicili di dirigenti, allenatori e calciatori. Le scommesse e gli interessi degli indagati sono finiti anche sul mondo del basket, del tennis e dei campionati di calcio stranieri. Tre cittadini serbi avrebbero finanziato le scommesse in Italia ma fornivano anche informazioni sul campionato di calcio cinese e sui campionati di basket e tennis.
Il Presidente della Sassari Torres ha dichiarato di non aver nulla da temere poiché non coinvolto in quanto scoperto. Il Sindaco chiede chiarezza e che vengano effettuati gli accertamenti dovuti per rendere il calcio più pulito possibile e commenta così la vicenda “Mi auguro che sia solo una fase di requisitoria e di verifica e che come capita molte volte alcuni sospetti non siano veri, tutti noi sportivi andiamo allo stadio pensando che ci sia una vera disputa tra sportivi, spero che si sia trattato di questo.” Non è la prima volta che il mondo del calcio viene scosso da bufere del genere: laddove girano molti soldi le infiltrazioni e le irregolarità sono all’ordine del giorno.
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