Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
In Europa e' piena allerta terrorismo, a una settimana dai blitz che hanno messo fine all'offensiva jihadista in Francia. Le forze di sicurezza danno la caccia alle cellule del terrorismo islamico e sono almeno 20 quelle dormienti che sarebbero pronte a risvegliarsi in Francia, Germania, Belgio e Olanda. Giovedi' l'antiterrorismo europeo ha neutralizzato una cellula a Viviers in Belgio, ora si e' appreso che i due jihadisti uccisi erano di origine cecena ed erano tornati di recente dalla Siria. Un terzo uomo, rimasto ferito nell'assalto della polizia a un'abitazione, e' stato arrestato. Il governo belga e' pronto a far intervenire l'esercito per garantire la sicurezza contro eventuali attentati terroristici.
Due terroristi legati alla cellula jihadista belga di Verviers sono stati arrestati in Francia al valico di frontiera del Frejus mentre si apprestavano a entrare in Italia. E' quanto rivelano fonti della polizia francese. I sospettati erano fuggiti dal Belgio dopo il blitz delle forze di sicurezza giovedi' notte a Verviers. "Stavano per attraversare il confine nel momento esatto in cui le guardie di frontiera hanno ricevuto la segnalazione dal Belgio e sono stati arrestati", ha riferito un'altra fonte.
I due terroristi in fuga, sono stati arrestati nella Savoia, nella regione di Chambery, proprio mentre cercavano di entrare in Italia. Dopo il blitz di giovedi' sera con due presunti jihadisti uccisi a Verviers, le autorita' belghe hanno arrestato nella notte tra giovedi' e venerdi' altre 13 persone, nel quadro di un'operazione preparata da settimane per "smantellare una cellula terroristica e la sua rete logistica" proprio quando si accingeva a "uccidere poliziotti in strada e nei commissariati". L'operazione e' stata avviata dall'assalto della polizia a Verviers in cui sono morti due presunti terroristi, appena rientrati dalla Siria, e un terzo uomo e' stato arrestato. Preparavano un'azione "entro pochi giorni", ha spiegato il magistrato belga, Thierry Werts.
Il trio era in possesso di 4 fucili kalashnikov AK 47, oltre a pistole, munizioni, uniformi della polizia, cellulari, apparati per la comunicazione, documenti falsi e ingenti somme di denaro. Il gruppo, al cui interno c'erano alcuni membri che "avevano combattuto in Siria", progettava "attentati in tutto il Belgio", ha riferito un altro sostituto, Eric Van der Sijpt. Il magistrato ha aggiunto che l'operazione "ha permesso di assestare un colpo importante al terrorismo in Belgio".
Correlati