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Roma

BUFERA SUGLI APPALTI DELLE STRADE ROMA: ARRESTATO FUNZIONARIO DEL CAMPIDOGLIO CHE PRENDEVA MAZZETTE

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Tempo di lettura 2 minutiTra gli appalti c'era anche la prima gara assegnata dal comune per il Giubileo ed era stata bloccata ieri dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac)

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Redazione

Pagavano tangenti per alterare e aggiudicarsi le gare di appalto per la manutenzione delle strade della Grande Viabilità di Roma. Due imprenditori e di un funzionario del dipartimento S.I.M.U. (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) di Roma Capitale sono finiti agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d'asta. Il provvedimento di custodia cautelare è stato eseguito dai Carabinieri del Comando per la Tutela dell'Ambiente, in collaborazione con i colleghi del Comando provinciale di Roma, al termine di indagini coordinate dalla procura. In corso perquisizioni delle società ricollegabili agli imprenditori e dell'ufficio del funzionario.

Le tre persone finite ai domiciliari nell'inchiesta dei carabinieri su un giro di tangenti per alterare le gare di appalto sulla Grande Viabilità di Roma sono gli imprenditori Luigi Martella e Alessio Ferrari e il funzionario di Roma capitale Ercole Lalli. Le indagini, partite a settembre, hanno permesso di accertare che i due imprenditori, al centro di una filiera di imprese, il 27 settembre, "al fine di turbare le gare d'appalto per la manutenzione e la sorveglianza delle strade della Grande Viabilità della citta'", consegnarono a Lalli, funzionario del dipartimento SIMU, 2000 euro in contanti in cambio di "informazioni riservate" relative all'aggiudicazione di gare, "ognuna del valore di circa un milione di euro". C'era anche la prima gara assegnata dal comune per il Giubileo ed era stata bloccata ieri dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), tra quelle per cui idue imprenditori e il funzionario sono stati arrestati. Secondo le verifiche dell'Anac, i due imprenditori erano in realtà soci occulti.

I carabinieri, al momento del loro intervento, hanno scoperto che Lalli ha cercato di disfarsi della busta che conteneva 10 banconote da 100 euro e 20 pezzi da 50. L'obiettivo degli imprenditori, stando a quanto emerso dalle indagini, era quello di "incrementare la probabilità di aggiudicazione delle gare". La manutenzione stradale della Grande Viabilità di Roma Capitale avviene tradizionalmente attraverso la suddivisione della città metropolitana in otto lotti, corrispondenti ad altrettante aree. L'affidamento della manutenzione e sorveglianza è effettuato, per ciascun lotto, attraverso una gara e con durata limitata nel tempo. Allo scadere del periodo, quindi, vengono bandite nuove gare, per assicurare la continuità del servizio. Le imprese invitate vengono sorteggiate dall'Amministrazione attraverso un metodo casuale tra quelle iscritte ad uno specifico sistema informatizzato in uso a Roma Capitale. E i due imprenditori, è stato accertato dai carabinieri, avevano capito come fare per sapere in anticipo quante e quali imprese venissero invitate ai vari lotti. Anche il mero dato numerico permetteva loro di avere una posizione di vantaggio rispetto agli altri imprenditori sia nel caso il bando di gara prevedesse l'aggiudicazione per "massimo ribasso" sia con la metodologia della "media mediata", espressione riferita al cosiddetto "taglio d'ali", con cui vengono esclusi coloro che presentano offerte con ribassi troppo contenuti o viceversa troppo elevati.