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Red. Politica
Milano – È stata depositata giovedì 18 febbraio la mozione di sfiducia al governatore della Lombardia Maroni annunciata da Pd e Patto Civico. In calce le firme di tutti e 22 gli esponenti dei due gruppi a cui si sono aggiunte quelle del M5S.
Il testo della mozione insiste sul tradimento della promessa della presidenza Maroni di interrompere la catena di scandali che aveva portato alla fine traumatica della scorsa legislatura. Questa volta, oltretutto, il tradimento dell’istituzione è avvenuto ad opera di un uomo di totale fiducia di Maroni, vicesegretario della Lega Lombarda, estensore materiale della riforma sanitaria. La mozione di sfiducia al presidente della giunta è regolata dall’articolo 26 dello Statuto della Regione Lombardia e può essere richiesta da almeno sedici consiglieri. Una volta depositata, la mozione deve essere messa in discussione entro venti giorni e, se approvata da almeno quarantun consiglieri su ottanta, comporta le dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio, dunque la fine della legislatura.
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