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BRUXELLES, LA BASE DEI TERRORISTI DELLA STRAGE DI PARIGI: VERSO LA CHIUSURA DELLE MOSCHEE

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Tempo di lettura 2 minutiDue attentatori suicidi di Parigi sono vissuti nel centro di Bruxelles e il comune di Molenbeek di Bruxelles. Un altro residente di Molenbeek è ricercato dalle autorità francesi

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di Cinzia Marchegiani

Bruxelles – La strage di Parigi che ha colpito il cuore d’Europa venerdì 13 novembre 2015 ha aperto definitivamente la fase della terza guerra mondiale. Commandos addestrati hanno colpito persone innocenti che pensavano che la guerra fosse altrove con una fredda strategia del terrore e morte hanno aperto il fuoco in un ristorante, tre esplosioni risuonavano nelle vicinanze dello stadio "Stade de France", dove si disputava una partita amichevole tra Francia e Germania a cui partecipava il presidente francese Francois Hollande. Al teatro"Bataclan" terroristi hanno fatto fuoco sugli spettatori, dove finzione a realtà non aveva fatto capire inizialmente la gravità dell’attentato.

Terroristi provenienti dal Belgio. Dei due attentatori suicidi, si è scoperto che sono vissuti nel centro di Bruxelles e il comune di Molenbeek di Bruxelles. Un altro residente di Molenbeek è ricercato dalle autorità francesi.

Raid Polizia belga arretato il sopetto terrorista latitante. Questa mattina c’è stata un’incursione della polizia belganel quartiere Molenbeek di Bruxelles, preso il sospetto terrorista. Il canale televisivo RTBF informa che proprio stamattina c'è stata una sparatoria in un quartiere Molenbeek di Bruxelles, dove la polizia belga ha effettuato una nuova incursione e ha arrestato un sospetto terrorista. Il sospetto terrorista avrebbe partecipato agli attentati a Parigi il 13 novembre, in cui 132 persone sono morte e oltre 300 sono rimaste ferite. Durante il raid a cui hanno partecipato un centinaio di agenti di polizia e un utilizzato camion dei pompieri nel quartiere di Molenbeek, abitata in prevalenza da immigrati provenienti dal Nord Africa.

Mosche, luogo di predicatori radicali, si pensa alla chiusura. Le autorità belghe stanno prendendo in considerazione la possibilità di chiudere un certo numero di moschee, per evitare l'influenza dei predicatori radicali sui giovani, così ha spiegato il primo ministro Charles Michel sul canale televisivo RTL, annunciando che le autorità intendono proporre un piano d'azione nei settori in difficoltà di Bruxelles, dove, secondo l'indagine, la preparazione degli attentati si è svolta in parte nella capitale francese. Due attentatori suicidi di Parigi hanno vissuto nel centro di Bruxelles e il comune di Molenbeek di Bruxelles. Un altro residente di Molenbeek è ricercato dalle autorità francesi.

Il primo ministro Charles Michel afferma: "Ho incaricato i servizi di sicurezza a presentare celermente proposte per farlo a Molenbeek, in particolare, e non solo, sono state prese misure più rigorose”. L’opzione per la chiusura di un certo numero di moschee, ha spiegato il primo ministro, che verrà valutata servirà a combattere i predicatori di odio, per proteggere le persone.