Figlio della tradizione contadina, secondo cui: un albero che cresce è tale sia se guardato dalla finestra di una casa sia se ammirato dalla piazza di un paese. Quella tradizione contadina, però, che sa che è importante che ci sia, tanto in quella casa quanto in quel Comune che amministra, il massimo della collaborazione, della lealtà, della assunzione di responsabilità, per far sì che l’albero viva. Così si definisce Bruno Astorre senatore della Repubblica per il partito Democratico di cui dallo scorso mese di dicembre ne è il nuovo segretario regionale del Lazio.
Le radici nel mondo del volontario cattolico
Astorre ha da sempre militato nelle formazioni giovanili della Democrazia Cristiana, provenendo dal mondo del volontariato cattolico. Una formazione giovanile, quella di Bruno Astorre, che lo ha visto attivo nel mondo della parrocchia dove ha affrontato un percorso intenso, una scuola che ha sostenuto la sua crescita interiore e sociale. Politicamente, con la fine della prima Repubblica e con la conclusione della grande storia della Democrazia cristiana, aderisce al Partito Popolare per poi approdare nella Margherita e oggi, dopo aver partecipato alla sua nascita, è un esponente del Partito Democratico.
“Il mio essere cristiano, cattolico, è un punto di partenza ed un porto di approdo. Da questo molo m’incammino, ogni giorno, perché ritengo necessario confrontarmi con la società. Questa esigenza nasce dal desiderio di costruire, essere al servizio della comunità, delle famiglie che la compongono, dei cittadini, tutti protagonisti in cui mi riconosco perché io a loro appartengo, con tutto il mio essere e, dunque, anche con la mia fede ed i miei errori.” Parole queste con le quali Astorre descrive quello che è il suo credo, il suo modo di vedere e affrontare le sfide che si incrociano lungo il percorso della vita e che ora fanno da preludio a quella che è la nuova mission del neo segretario Dem.
Astorre e la “nuova rotta” del PD
“La nuova rotta sulla quale il partito Democratico deve posizionarsi partendo dalle Sezioni che devono ospitare le energie per poter essere tra i più indifesi, – come ha spiegato Astorre – coi cittadini che hanno difficoltà e quindi utilizzando piccoli team di professionisti, di avvocati o di commercialisti sul modello di quelli di strada che danno una mano, fanno consulenze gratuite a tante persone che ne hanno bisogno, che desiderano un consiglio su un problema”.
Una nuova rotta quella disegnata da Astorre, che durante l’ultima assemblea capitolina ha suscitato grandi entusiasmi nel popolo del PD che è tornato a sentir parlare dei suoi principi e dei suoi valori e nel corso della quale il neo segretario regionale ha concluso citando un proverbio africano ‘Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme’. Andiamo uniti e andremo lontani, insieme“.