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Esteri

Brasile, rivolta nel penitenziario: una carneficina

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Tempo di lettura 2 minuti Sergio Fontes: "il maggior massacro del sistema carcerario di Amazonas"

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di Angelo Barraco

 
Rio De Janeiro – Terribile rivolta nel penitenziario di Anísio Jobim (Compaj), considerato tra i più duri e temuti del Brasile per le disumane condizioni di vita dei detenuti. Una rivolta improvvisa e furibonda che si è trasformata in una vera e propria carneficina in cui il sangue ha fatto da sfondo a immaginabili scene di surreale violenza oltre ogni logica e ragione. I detenuti hanno picchiato e legato le guardie che si trovavano nei corridoi del carcere e si sono armati di pistole, coltelli, machete, bastoni e armi di ogni tipo, trasformando una prigione che già era un inferno nell’inferno stesso. Si contano almeno 60 morti, secondo Sergio Fontes, segretario di Pubblica Sicurezza locale che ha definito l’accaduto come “il maggior massacro del sistema carcerario di Amazonas”. Non è possibile al momento stabilire con esattezza il numero dei morti poiché il sopralluogo all’interno della struttura risulta complesso e richiede tempo. Fontes ha aggiunto che “Tutti hanno sofferto ogni tipo di sevizia” riferendosi alle inumane torture che sono state eseguite nei confronti delle vittime. Poche le informazioni che trapelano dalla blindatissima struttura teatro del massacro e molte notizie sono da verificare, emerge però un quadro agghiacciante, un escalation di violenza in cui le vittime sarebbero state torturate, bruciate vive e i loro corpi gettati dall’alto della struttura e proprio costoro –che sarebbero sei- avrebbero subito la decapitazione. I loro corpi sono stati identificati ma probabilmente si tratta di detenuti uccisi nel corso di uno scontro scoppiato presumibilmente tra esponenti di clan rivali. Dodici gli agenti della penitenziaria presi in ostaggio che sono stati liberati a seguito di lunghe e complesse trattative. I militari hanno blindato il carcere onde evitare eventuali fughe ed evasioni, anche se tale pericolo non si è potuto evitate e 20 detenuti sono riusciti a scappare. Quindici di loro sono stati individuati e catturati dai poliziotti, grazie anche all’ausilio dei cani molecolari. La notizia della rivolta è stata resa nota dai TG e numerose donne si sono accalcate all’esterno del penitenziario, chiedendo a gran voce agli agenti informazioni in merito alle condizioni dei propri cari. Alcune di loro hanno iniziato a spintonare il cancello esterno tentando invano di fare irruzione nella struttura e la zona esterna è stata circondata da agenti armati che hanno fatto allontanare ogni veicolo presente in zona. Nel corso di un programma presso la radio locale Tiradentes, Fontes ha riferito che “Nel corso dei negoziati, i prigionieri hanno chiesto quasi nulla, solo che non vi fossero eccessi all'arrivo della polizia. Hanno fatto quello che volevano, hanno ucciso i membri dell'organizzazione rivale e hanno ottenuto la garanzia che non sarebbero stati attaccati dalla polizia. La Fdn ha massacrato i sospetti membri del Pcc e altri rivali”. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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Cronaca

Il presidente della Repubblica Finlandese in visita di lavoro in Italia

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Alexander Stubb incontrerà Sergio Mattarella e successivamente Giorgia Meloni
 
 
Secondo un comunicato della Presidenza della Repubblica finlandese, il presidente Alexander Stubb ha in programma la prossima settimana una visita di lavoro di due giorni in Italia, ospite del presidente italiano Sergio Mattarella .
Tra Stubb e Mattarella è previsto un colloquio a Roma nel secondo giorno della visita del leader finlandese, il 4 luglio. Tra i temi di discussione in agenda figurano le questioni di sicurezza e le relazioni bilaterali.
Successivamente nel pomeriggio, Stubb incontrerà il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
 
Secondo la nota, prima degli incontri ufficiali di giovedì, il presidente Stubb prenderà parte a un dibattito in cui analizzerà la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza dell’Europa nel Mediterraneo e in Africa”, si legge nel comunicato. Il dibattito, insieme ad esperti e ricercatori di politica estera e di sicurezza, è organizzato dall’Istituto Affari Internazionali (IAI). Il primo giorno della sua visita, il 3 luglio, Stubb incontrerà rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano e finlandese durante una cena organizzata dall’ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila.
 
La visita di Stubb ha un particolare significato: per circa quattro anni, prima della sua elezione nello scorso marzo, ha vissuto a Firenze, ove era docente e direttore, dal 2020, della School of Transnational Governance, istituto inserito nell’Istituto Universitario Europeo, Eui, con sede a Fiesole. L’ultimo incontro del Presidente Mattarella con un Capo di Stato finlandese risale all’ottobre 2023, con il predecessore di Stubb,  Sauli Niinistö.
Privo di virus.www.avast.com



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