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Roma

BRACCIANO, VIOLENZA SULLE DONNE: L'INCONTRO CONFRONTO CON MALALAI JOYA

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Tempo di lettura 2 minuti Malalai Joya, giovane parlamentare afghana costretta all’esilio e minacciata di morte da parte dei talebani.

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Importante confronto con la parlamentare afghana minacciata di morte. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne in programma due appuntamenti. Il 25 novembre al Centro Donna Comunale riflessioni collettive sul fenomeno del femminicidio. L’assessore Paola Lucci: “due occasioni di dibattito per considerare quanto ancora nelle azioni della quotidianità siano presenti atteggiamenti e stereotipi che possano condizionare reazioni e percezioni del ruolo femminile”
 

Redazione

Bracciano (RM) – Un incontro di confronto sul fenomeno del femminicidio e un faccia a faccia con una esponente femminile di fama mondiale come Malalai Joya, giovane parlamentare afghana costretta all’esilio e minacciata di morte da parte dei talebani.
Con questi due appuntamenti, organizzati dall’Assessorato alle Pari Opportunità entra nel vivo l’attività del Centro Donna comunale “Giuliana Serano”. Due occasioni per dibattere e riflettere su argomenti di estrema attualità. Il femminicidio non poteva che essere il tema di punta per riflettere in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne 2013, dati i numerosissimi episodi registrati negli ultimi mesi dalle cronache. L’iniziativa, in programma il 25 novembre alle ore 16, si svolge presso la sede del centro donna comunale al secondo piano degli uffici comunali di piazza Mazzini 5. Verranno proposte letture e riflessioni collettive sul fenomeno.

Nasce dalla collaborazione tra Consorzio Lago Bracciano e Centro Donna Comunale l’evento del 27 novembre alle 18 alla sala Conferenze dell’Archivio Storico che sul tema “La sfida delle donne per una pace senza confini: l’Afghanistan che non si arrende” vede protagonista Malalai Joya.
Interverranno con lei all’incontro: Marisa Paolucci, autrice di “Tre donne una sfida” già presente a Bracciano in occasione dell’incontro del
19 novembre 2012 con il Nobel per la Pace 2003 Shirin Ebadi, Patrizia Fiocchetti, coautrice di “Afghanistan fuori dall’Afghanistan – voci da un Paese che resiste e cerca la sua storia” e Bianca Maria Filippini, editrice di “I fichi rossi di Mazar-e Sharif” scritto da Mohammad Hossein Mohammadi.

“Come in un puzzle – commenta Paola Lucci, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Bracciano – si aggiungono tessere per formare un quadro così, con le diverse iniziative prodotte nel corso di questi anni, cerchiamo di dare spunti per riflessioni sul tema della violenza contro le donne cogliendone i diversi aspetti affinché il 25 novembre non sia solo una data in un calendario. Due pomeriggi – aggiunge l’assessore – che vorranno essere occasione di dibattito per considerare quanto ancora nelle azioni della quotidianità siano presenti atteggiamenti e stereotipi che possano condizionare reazioni e percezioni del ruolo femminile e il confronto con la realtà afghana di una giovane donna eletta in parlamento che ha scelto di promuovere i valori della pace con la sola forza della verità: Malalai Joya”.

Malalai Joya giovane parlamentare afgana ha sfidato i talebani e i signori della guerra seduti con lei in Parlamento con la forza della verità. A causa del suo profondo senso di giustizia nel 2007 è stata cacciata dal Parlamento e da allora è costretta a vivere sotto protezione, dopo aver ricevuto innumerevoli minacce di morte e numerosi attentati alla sua vita.

 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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