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BRACCIANO, VICENDA COIFAL: L'ASSESSORE RINALDO BORZETTI PUNTA IL DITO SUI REVISORI DEI CONTI

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Tempo di lettura 4 minuti Nella relazione l’assessore Borzetti si sofferma inoltre sul carattere sociale della farmacia comunale

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Redazione

Bracciano (RM) – Sulla vicenda del Consorzio Coifal composto da tre comuni – Bracciano, Gaeta e Castel Madama – e con riferimento alle modalità con le quali è stato pubblicato il bando finalizzato a scegliere il socio privato che dovrà versare i 416mila euro, pari all'80 percento di 520mila euro che servono per costituire la Laziofarma-Farmacie Pubbliche Laziale SpA., società a capitale misto, che assumerà tutti i rischi imprenditoriali dell'iniziativa, di cui abbiamo già scritto nell'articolo dello scorso 19 Ottobre 2015 non è tardata ad arrivare la nota da parte delll'assessore del Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti che tra l'altro punta il dito sul  Collegio dei Revisori dei Conti definendo "incomprensibile e contradditorio" il parere espresso riguardo la vicenda.

Di seguito la nota dell'assessore al Comune di Bracciano Rinaldo Borzetti:

Spiace constatare che il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento che, con il M5S, si candida al governo del Paese, a Bracciano tenti di fare opposizione – non trovando evidentemente sponde in Consiglio comunale tra la minoranza – con note inviate alla stampa che più che fare informazione alimentano la disinformazione. E’ quanto deriva dall’ultima nota sul Consorzio intercomunale delle farmacie laziali (Coifal) del Comitato Cittadini in Movimento pubblicata su varie testate locali dalla quale trapela, ancora una volta, un mancato approfondimento sulla materia.

In particolare si parla del parere contrario del Collegio dei Revisori dei Conti di Bracciano. Per chiarezza di informazione il Comitato Cittadini di Bracciano in Movimento avrebbe dovuto prendere atto di ciò che è realmente avvenuto al riguardo ovvero una sorta di “ripensamento del collegio” oltre che “diversità di vedute” di un componente del Collegio dei Revisori, Stefano Malatesta, che mentre solleva rilievi al Comune di Bracciano, nulla eccepisce al Comune di Gaeta dove ugualmente ricopre l’incarico di componente del Collegio dei Revisori.
Nella mia relazione letta nel corso dell’ultima seduta del 7 ottobre scorso quale comunicazione al Consiglio comunale ho fornito alcuni dettagli. Nella nota, che ripercorre tutte le tappe fatte, concludo: “L’azione amministrativa posta in essere da questo Ente ha prodotto atti regolarmente approvati da tutti gli organismi competenti. Tali atti di indirizzo sono stati fedelmente attuati dal Coifal che ha seguito tutte le indicazioni fornite dai Comuni fondatori.

I rilievi oggi posti dal Collegio dei Revisori dei Conti – ha sottolineato ancora l’assessore Borzetti – che avevano già fornito un parere favorevole sull’operazione, risulta incomprensibile e contradditorio, considerando anche che non risulta che gli stessi rilievi siano stati rivolti al Comune di Gaeta che ha seguito le stesse procedure e che vede nel proprio Collegio di Revisori un componente presente anche nel Collegio di Bracciano. Si segnala quindi una diversità di visione – ha proseguito Borzetti – relativa alla attività di tipo economico che sembra non essere conveniente solo per Bracciano, a differenza degli altri Comuni.

Si ritiene, a tale proposito, che il danno cagionato da un’eventuale uscita dal Consorzio dovuta ad un ripensamento di valutazioni tecniche già rese, non dovrà essere imputato alla parte politico-amministrativa che si è attenuta scrupolosamente a quanto deliberato dal Consiglio comunale secondo indicazioni e pareri resi dai competenti dirigenti e dal Collegio dei Revisori dei Conti”.
 
Riguardo alla tempistica della gara, i tempi della pubblicazione rispettano le previsioni dell’art. 66 comma 1 e art. 70 comma 2 del codice degli Appalti (Bando pubblicato il 17/6/2015, 54 giorni prima della scadenza per la presentazione delle offerte).
 
Nella relazione l’assessore Borzetti si sofferma inoltre sul carattere sociale della farmacia comunale mettendo in evidenza come, nella fattispecie, i vantaggi previsti derivano da espresso obbligo a carico del socio privato del Consorzio in fase di individuazione.
 
La Carta dei Servizi elaborato prevede servizi di base (tra i quali attività di farmaco vigilanza, apertura oltre gli orari diurni nella stagione turistica, analisi per intolleranze alimentari, screening oncologico, modalità alternative di consegna dei farmaci, presenza di defibrillatori, alimenti per celiaci, controllo gratuito dell’udito, scaffale vegetariano ed altri) e eventuali “servizi aggiuntivi” (noleggio di apparecchi elettromedicali, possibilità di effettuare elettrocardiogramma in farmacia ). Nel Coifal, è stato individuato – aggiunge l’assessore – uno strumento che consente di ottenere un risultato oltre che economico anche e soprattutto sociale con espressa previsione di sanzioni da 1.000 a 7.000 euro nel caso di mancata osservanza dei vincoli contrattuali imposti al privato, fino alla rescissione del contratto. La farmacia comunale gestita in house e venduta in passato, pur garantendo a fasi alterne un vantaggio economico per l’ente, non si è rilevata in grado, per varie ragioni, di offrire tutti i servizi propri delle farmacie comunali.

Il dato di fatto è che, attraverso lo strumento del Consorzio – sottolinea Borzetti – l’amministrazione mira a fornire il servizio di carattere sociale proprio delle farmacie comunali attuando un sistema che risponde a criteri di economicità ed efficienza.
Una perdita eventuale della licenza di farmacia comunale andrebbe a beneficio di un privato provocando inoltre ad oggi la perdita di un valore economico stimato in oltre 500.000 euro ai quali vanno aggiunti: 2.500 euro già versati per la costituzione del Consorzio, 7.000 circa per la quota parte spettante al Comune di Bracciano per il primo anno  di attività del Coifal; una perdita economica per il Comune per il mancato incasso dei futuri utili prodotti dal Consorzio pubblico-privato stimabili in prospettiva trentennale, sulla base del Bilancio quinquennale già prodotto, in 200.000 circa come stima prudenziale in difetto. E’ importante precisare inoltre che il Comune di Bracciano è l’unico dei tre Comuni ad aver attivato il Controllo Analogo.
 
Al riguardo nell’ultimo verbale del Controllo Analogo, a seguito di una comunicazione del Coifal, viene richiesto al segretario comunale un approfondimento riguardante l’applicabilità, o meno, nella fattispecie, della direttiva comunitaria n. 2014/24/UE del 26/2/2014 “Appalti di servizi aggiudicati in base ad un diritto esclusivo.
 
Piuttosto che critiche ci saremmo aspettati un sostegno ad una operazione che non solo, in linea con gli sviluppi istituzionali in atto, mette insieme più Comuni attuando una economia di scala, ma che si motiva dalla realizzazione di un beneficio pubblico e collettivo. Per questo mi metto a disposizione per un eventuale confronto pubblico, carte alla mano, per approfondire ulteriormente la tematica, certo che l’interesse del Movimento sia quello, non di disinformare, ma quello di dibattere su temi concreti.
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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