Connect with us

Roma

BRACCIANO, “UN ALTRO CALCIO E' POSSIBILE": AL VIA LA COMPETIZIONE A QUATTRO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minutiIn campo alcuni famosi allenatori: Federico Balzaretti, Nando Orsi, Felice Pulici e Franco Colomba

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti

di Simonetta D'Onofrio

Bracciano (RM) – “Un altro calcio è possibile”, è il titolo della competizione a quattro che si svolgerà sabato 10 ottobre presso il Centro sportivo dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, via Circumlacuale 41, a Bracciano, dove scenderanno in campo l’Aeronautica Militare, l’Esercito Italiano, la Guardia di Finanza e la rappresentativa di seminaristi e sacerdoti dei Collegi e delle Università pontifici (TOP C.U.P.) guidate da famosi allenatori come Franco Colomba per l’Aeronautica Militare, Federico Balzaretti per l’Esercito Italiano, Nando Orsi per la Guardia di Finanza e Felice Pulici per la Top C.U.P. La VI edizione del torneo, con inizio alle 14, vedrà le squadre impegnate in una sfida calcistica dove alla base della competizione saranno rispettati alcuni punti cardine, all’insegna del fair play come il rispetto per i compagni di squadra, per l’avversario e per le regole del gioco.

I celebri allenatori  hanno così commentato:
Franco Colomba (Aeronautica Militare), centrocampista grossetano con radici in Calabria, inizia la carriera indossando la maglia del Bologna e allenatore della Reggina, Napoli, Parma saranno alcune delle sue tappe prima di approdare al club indiano del Pune City ha cosi commentato l’iniziativa: “Mi piace l’idea di tornare in panchina, e mi piacciono manifestazioni come ‘Un altro calcio è possibile’, che portano sempre qualcosa di positivo e finalizzano l’impegno collettivo a uno scopo concreto. La società oggi non aiuta a credere in determinati valori: ma dentro ciascuno di noi c’è un idealista che crede che con un piccolo esempio ci si possa comportare diversamente. Rispettare principi e valori etici dovrebbe essere normale, lo sport dovrebbe essere questo. Purtroppo il calcio in modo particolare si fa trascinare in problematiche che non dovrebbero riguardarlo: tornei amichevoli del genere servono a questo, a richiamarci al nostro dovere”.

Felice Pulici (Top C.U.P.), storico portiere della Lazio dal 1972 al 1977, (il brianzolo contribuì alla vittoria dello scudetto sotto la guida di Tommaso Maestrelli nel 1974) ha detto: “Sono una presenza costante, in questo torneo, perché ritengo che questi temi vadano continuamente rilanciati, dal momento che nel calcio i guai, le difficoltà e i comportamenti illegittimi continuano a esserci. Il quadrangolare è un momento di grande riflessione per tutti affinché si arrivi quanto prima ad avere dei comportamenti trasparenti, che ci riportino ai veri valori non solo nello sport ma nella vita. Lealtà, correttezza, probità, e rettitudine: sono questi i presupposti dello sport, che poi sono i valori che valgono nella vita di tutti i giorni. Qui scendono in campo squadre che rappresentano le nostre colonne della società: è un fatto fondamentale per indicare che certe regole valgono davvero ovunque”.

Federico Balzaretti (Esercito italiano), classe ‘81, cresce nel Torino e, dopo alcune esperienze nella Juve, nella Fiorentina e nel Palermo, approda alla Roma, dove ha giocato come difensore, ha ribadito con le sue parole il concetto di fondo della competizione: “Questi progetti sono belli per il loro significato. Io credo che un altro calcio sia possibile soprattutto per quello che riguarda i giovani: a loro possiamo sperare di trasmettere valori nuovi, che non rimangano lettera morta. Il nostro grande impegno è investire su questi ragazzi, valore aggiunto del nostro futuro, perché sono coloro che faranno il calcio del 2020. Progetti del genere sono a lunga scadenza, per disegnare un calcio giovanile con valori sani, in cui si predilige soprattutto l’aspetto ludico, dove il risultato non è da mettere in primo piano ma va inquadrato come conseguenza del lavoro fatto: il risultato sportivo, soprattutto nel settore giovanile, non ha valore, valore è costruire persone. Il calcio dev’essere un mezzo, qualunque cosa i giovani decideranno poi di fare nel loro futuro”.

Nando Orsi (Guardia di Finanza), romano ed ex portiere, nell’82 la Lazio lo acquista per sostituire tra i pali Felice Pulici. Orsi, che ha già preso parte in passato al torneo “Un altro calcio è possibile” ha confermato il suo entusiasmo per la partecipazione all’incontro a Vigna di Valle: “Sono i valori quelli che contano, e partecipo volentieri a un torneo simile. Il calcio è un gioco dove per prima cosa serve avere la cultura della sconfitta, non solo quella della vittoria. Occorre sapere perdere e battere le mani all’avversario. Se ci si arrabbia, il risultato non cambia: impegnarsi di più nel prossimo match è l’unica cosa che conta”.