Bracciano, Tondinelli su relazione di fine mandato: “Validata e certificata”

Il lieve ritardo nella trasmissione di un documento che ha richiesto un notevole impegno nella elaborazione è stato accertato dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti senza tuttavia comportare, vista la disapplicazione per l’anno 2021 dell’art. 11 comma 6, lett. f), l’esercizio della funzione sanzionatoria

“Ancora una volta, inutile ed inopportuna una campagna elettorale fondata su adempimenti che l’Amministrazione Comunale ha rispettato avendo, dopo la necessaria acquisizione della certificazione del Collegio dei Revisori, inviato il documento alla Corte dei Conti e pubblicato lo stesso sul sito web in data 2 agosto 2021.” Così il primo cittadino di Bracciano Armando Tondinelli interviene su una notizia diffusa da un quotidiano online in merito a un ritardo nell’inviare alla Corte dei Conti la relazione di fine mandato. La norma prevede infatti che, al fine di garantire il coordinamento della finanza pubblica, il rispetto dell’unità economica e giuridica della Repubblica, il principio di trasparenza delle decisioni di entrata e di spesa, le Province e i Comuni presentano una relazione di fine mandato sottoscritta dal Presidente della Provincia o dal Sindaco, non oltre il sessantesimo giorno antecedente la data di scadenza del mandato, ovvero entro venti giorni dal provvedimento di indizione delle elezioni, in caso di scioglimento anticipato del Consiglio comunale o provinciale.

“Alla data del 2 agosto 2021 – spiega il Sindaco – il decreto di convocazione dei comizi elettorali non era stato ancora emanato. I sessanta giorni dalla scadenza del mandato (prevista per il 18 o 19 ottobre p.v.) risultavano pienamente osservati. Il lieve ritardo – prosegue il primo cittadino – nella trasmissione di un documento che ha richiesto un notevole impegno nella elaborazione è stato accertato dalla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti senza tuttavia comportare, vista la disapplicazione per l’anno 2021 dell’art. 11 comma 6, lett. f), l’esercizio della funzione sanzionatoria. Sarebbe quanto mai doveroso ed opportuno, – conclude il sindaco – prima di lanciare strali mediatici di siffatta portata, che ogni informazione pubblicata fosse effettivamente supportata da dati documentati e certi.”