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Bracciano, Tondinelli su interrogazione parlamentare M5s: “Osservazioni piene di congetture e omissioni. Ecco perc”
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6 anni faon
BRACCIANO (RM) – A Bracciano non è bastato un intero collegio di magistrati della Corte dei Conti riuniti in speciale composizione a placare la volontà dei Cinque Stelle di voler quasi trovare a tutti i costi qualcosa che non va in una vicenda che palesemente è iniziata e si è conclusa in maniera cristallina. Tant’è che è stato lo stesso sindaco di Bracciano a spiegare di volta in volta tutti i passaggi che hanno portato ad una sentenza che di fatto ha avvalorato l’operato dell’amministrazione che altrimenti sarebbe andata a casa.
Soprattutto il dispositivo della Corte dei Conti ha evitato il dissesto finanziario dell’Ente e un periodo di sicuro commissariamento che sarebbe stato deleterio per le stesse tasche dei cittadini già messi a dura prova dal precedente commissariamento.
Anche nell’ultima video intervista, il sindaco Tondinelli ha snocciolato ancora una volta l’intera vicenda spiegando i passaggi del ricorso
L’interrogazione parlamentare M5s
Dopo che il consigliere di opposizione Marco Tellaroli è arrivato addirittura a richiedere il licenziamento di tutti coloro che hanno accolto l’istanza del sindaco Tondinelli è arrivata anche una singolare interrogazione parlamentare M5S dove addirittura si parlerebbe di una sorta di commissione promossa dalla maggioranza per controllare l’operato dei Consiglieri comunali dell’opposizione.
Insomma sembra l’ennesimo atto che punta a colpire quelle persone mal informate che pensano che i Cinque Stelle stiano portando avanti chissà quale battaglia contro pseudo mafie e poteri forti, contro debiti nascosti e numeri oscuri che vengono celati per chissà quale disegno diabolico. Queste continue insinuazioni politiche sembrano più dettate da una cieca volontà di salire sullo scranno piuttosto che fare sana e costruttiva opposizione.
In una nota il sindaco Tondinelli ha inteso ancora una volta dare conto ai cittadini delle parole spese dai pentastellati, in particolare, dal parlamentare M5S
“Il Movimento 5 Stelle ha trasmesso alla stampa locale, per la sua divulgazione, il testo di una interrogazione parlamentare presentata dall’on. Trano, deputato del gruppo M5S, con la quale si invoca l’intervento del Ministero dell’Interno e quello dell’Economia al fine di fare chiarezza sullo stato amministrativo del nostro Comune, adombrando anche un possibile interesse della mafia sul territorio.
Desta meraviglia che un deputato della Repubblica, peraltro appartenente ad altro collegio elettorale ma che si presume sia un profondo conoscitore delle problematiche locali, abbia presentato una interrogazione dalla quale traspare una chiara approssimazione nella rappresentazione degli eventi, forse a lui riferiti superficialmente. Prima di dare una risposta alle sue osservazioni, mi preme evidenziare il brusco e repentino passaggio del M5S locale da una dichiarata posizione di sollievo ad un atteggiamento di forte amarezza, rancore e contrasto per la decisione delle Sezioni Riunite della Corte dei conti.
Questo cambio di sentimenti denota un maggiore interesse verso le logiche di partito piuttosto che un attaccamento al bene del paese.
A parte le congetture che accompagnano le sue osservazioni, l’interpellante On. Trano omette di indicare che le problematiche evidenziate, sia di natura finanziaria che urbanistica e legale, sono state ereditate dalla precedente Amministrazione che ha visto coinvolti diversi suoi componenti e altri soggetti, compresi alcuni dipendenti, in una indagine per associazione a delinquere. E se si è giunti alle indagini della Magistratura, tuttora in corso, un contributo è stato dato anche dalla mia persona tramite le denunce da me presentate, al tempo, come Consigliere di minoranza.
Questa puntualizzazione era necessaria per comprendere meglio gli avvenimenti che sono in parte legati a questa situazione e condizionati dalle vicissitudini giudiziarie come, per esempio, gli avvicendamenti di alcuni dirigenti comunali. Si stigmatizza anche la rappresentazione critica delle dimissioni degli Assessori formulata da un movimento che ha praticato l’alternanza continua degli stessi in una città come Roma.
In merito ai rilievi mossi alla gestione urbanistica, che si afferma essere in contrasto con i dettami regionali, preciso che la difforme opinione è riferita esclusivamente ad una diversa interpretazione degli atti e, comunque, attentamente seguita dalla Magistratura perché oggetto di contenzioso.
La mia Amministrazione non ha mai presentato alcuna variante al P.R.G. ma ha solo cercato di mettere ordine e corrispondenza tra i vari atti documentalmente presenti, evidenziando in alcuni casi significative carenze.
Per quanto riguarda l’indicazione di una maggiore situazione debitoria evidenziata dalla Corte dei conti rispetto a quella riportata dal Comune, tengo a precisare che la differenza, per un disguido contabile, è contenuta solo nella relazione del Piano di riequilibrio finanziario e non ha alcuna incidenza sui bilanci comunali pregressi.
L’interpellanza termina con la fantasiosa affermazione della costituzione di una commissione di controllo sull’operato dei Consiglieri di opposizione. Niente di più risibile. Si è tentato di costituire una commissione di indagine, composta da Consiglieri di maggioranza e di minoranza con la presidenza riservata alla minoranza, con il solo fine di fare chiarezza sulla documentazione agli atti, assicurandone la completezza e la loro sistemazione. L’iniziativa era nata proprio per l’esigenza di sopperire alla riscontrata carenza documentale di alcuni atti di collegamento, soprattutto riferiti all’urbanistica, che potevano generare interpretazioni non oggettive, come avvenuto con la Regione.
E’ totalmente falsa, inoltre, l’affermazione circa le mancate risposte ai quesiti posti dal momento che la trasparenza, insieme all’onestà, rappresenta un aspetto basilare della mia Amministrazione.”
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