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Un’indagine dei Carabinieri di Bracciano ha portato al fermo di sei uomini cileni, accusati di ricettazione e tentato furto in abitazione. Recuperata refurtiva di valore, già in parte restituita alle vittime
I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno arrestato sei uomini di nazionalità cilena, ritenuti responsabili di ricettazione e tentato furto. Uno dei fermati, un 33enne, è stato anche accusato di possesso di documenti falsi validi per l’espatrio. L’operazione è scaturita dalla segnalazione di un veicolo Opel bordeaux, già implicato in un tentativo di furto a Nepi.
Il veicolo sospetto, individuato nei giorni precedenti a Bracciano, ha permesso ai militari di avviare un’attività di sorveglianza. Dopo aver identificato il conducente, i Carabinieri sono risaliti all’appartamento che gli uomini utilizzavano come base operativa. Al suo interno sono stati trovati cinque complici e un’ampia quantità di refurtiva, tra cui orologi, gioielli, borse di lusso, profumi, indumenti, una console di videogiochi e un costoso clarinetto.
Una base per furti nel Lazio settentrionale
L’appartamento è stato identificato come una base logistica da cui i sei uomini si sarebbero mossi per compiere furti nelle province nord di Roma e nel Viterbese. Nel veicolo sono stati rinvenuti anche strumenti da scasso, utilizzati per accedere alle abitazioni.
La refurtiva e il lavoro dei militari
Parte della refurtiva, già catalogata in denunce recenti, è stata restituita alle vittime, tra cui una famiglia del Viterbese. Gli oggetti, in alcuni casi ancora muniti di cartellino o scontrino, sembrano essere regali natalizi acquistati poco prima dei furti.
Un’operazione più ampia
L’attività rientra in un piano di contrasto ai furti in abitazione che, nel mese di novembre, aveva già portato all’arresto di un altro cittadino cileno a Trevignano Romano. Quest’ultimo svolgeva il ruolo di palo durante un furto.
Convalida del fermo
In collaborazione con la Procura della Repubblica di Civitavecchia, attenta al fenomeno dei furti in abitazione, è stato convalidato il fermo dei sei uomini. Continuano le indagini per identificare ulteriori vittime e restituire gli oggetti recuperati.
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