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Roma

BRACCIANO, SBANCAMENTO DEL BELVEDERE E "CEMENTIFICAZIONE": GLI APPUNTAMENTI CON LA GIUSTIZIA

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Il 24 ottobre al Tribunale di Civitavecchia, verrà esaminata la richiesta di rinvio a giudizio per otto imputati, tra costruttori, tecnici e dirigenti comunali, responsabili di presunte illegalità nelle costruzioni note come Prato Giardino, tuttora  sotto sequestro da parte della magistratura.

 

 

Redazione

Pubblichiamo la nota dell'associazione Salviamo Bracciano

Il pendio, scavato dalle ruspe per oltre 13 metri in verticale, dovrebbe lasciare il posto a un negozio di piastrelle con vari box auto e rimessaggio barche. Ora c’è lo scheletro di un edificio  sequestrato dalla Procura di Civitavecchia il 31 dicembre del 2010. Gli imputati sono il proprietario del terreno, il direttore dei lavori e il capo dell’Ufficio Tecnico del Comune. Cittadini e confinanti, insieme ad alcune associazioni ambientaliste, si erano opposti con denunce e sottoscrizioni, al punto da interessare RaiNews che fece un’inchiesta  sulla gestione dell’urbanistica a Bracciano. Il sindaco reagì citando a giudizio sia i cittadini che rilasciarono le interviste, sia la stessa RAI nelle persone dell’autrice dell’inchiesta, Manuela Lasagna, e del direttore di Rainews, Corradino Mineo. La richiesta di risarcimento danni che il Sindaco fa a tutti questi soggetti, accusati “di aver diffamato il buon nome di Bracciano”, ammonta a 3 milioni di euro. Nonostante quell’’area risultasse protetta dal vincolo paesaggistico, e nonostante il permesso di costruire fosse scaduto da oltre un anno, il Comune, informato della situazione non assunse alcuna iniziativa. Al contrario, la Procura della Repubblica sequestrò il cantiere. Vista la reazione da parte del sindaco, la maggior parte della cittadinanza scelse il silenzio. Qualcun altro invece continuò a seguire gli sviluppi della magistratura, nonostante alcune strane coincidenze. I confinanti che si erano interessati, alcuni membri delle associazioni ambientaliste, un consigliere comunale da quel momento hanno iniziato ad essere oggetto di una serie di “interventi” da parte dell’Ufficio Tecnico: mancato allaccio alle fognature comunali, ordinanza di demolizione di parte dell’abitazione, denuncie anonime per costruzioni abusive, interrogatori e minacce di denuncia dalla polizia giudiziaria per “procurato allarme”. Tutto ciò è stato subito da chi si è azzardato a contraddire l’operato dell’amministrazione senza tener conto che dinieghi, ordinanze di demolizione, denunce ecc. sono state subite ingiustamente in quanto relative a un operato alquanto discutibile degli uffici urbanistici preposti al controllo e al rilascio delle autorizzazioni. (Il TAR si è espresso in modo favorevole e contro il Comune, l’accusa di abuso edilizio è stata accertata dai vigili essere infondata, i mancati allacci alla fognatura dipendevano dai ritardi dell’U.T. che in due anni non l’aveva ancora rilasciata, ecc.) Al consigliere comunale, rieletto nel maggio scorso nelle file dell’opposizione, è stato riservato un trattamento assai particolare: prima è stato denunciato dal sindaco per aver preso parte all’intervista di Rai News e poi esautorato dallo stesso capo dell’amministrazione comunale, per l’art.69 D.Lgs.267/2000 che stabilisce l’incompatibilità  con una carica pubblica per coloro che abbiano un procedimento civile in corso con lo stesso comune. In questo caso il sindaco ha utilizzato la sua stessa denuncia  per allontanare un rappresentante del popolo regolarmente eletto. Giovedì 18 ottobre, è attesa a Roma l’udienza del processo per diffamazione intentato dal sindaco del Comune di Bracciano contro Rai News e i tre cittadini che hanno osato concedere un’intervista. Gli appuntamenti tra Bracciano e la Giustizia proseguono il 24 ottobre al Tribunale di Civitavecchia, dove verrà esaminata la richiesta di rinvio a giudizio per otto imputati, tra costruttori, tecnici e dirigenti comunali, responsabili di presunte illegalità nelle costruzioni note come Prato Giardino, tuttora  sotto sequestro da parte della magistratura. In Novembre il sindaco e l’ex assessore all’urbanistica saranno  sul banco degli imputati per rispondere di abuso d’ufficio, mentre l’ex vicesindaco è imputato di tentata concussione, sempre per accuse inerenti il settore dell’Urbanistica. Le numerose cause in corso, in sede di approvazione del bilancio comunale, hanno provocato la contestazione della Corte dei Conti (deliberazione 37/2012) per le centinaia di migliaia di euro in spese legali, già evidenziate dai revisori dei conti nell’esaminare il bilancio consuntivo 2011 e di previsione 2012. Hanno considerato le spese legali fatte dall’amministrazione oltre che fuori bilancio (pertanto prive di copertura di spesa) anche eccessive. Spese che vengono poi pagate sempre ricavando il denaro applicando incrementi alle tasse dei cittadini.

APPUNTAMENTI:

Martedì 16 ottobre alle ore 11.00
Udienza per il processo contro lo sbancamento del Belvedere del Riposo, sotto al castello Odescalchi di Bracciano, per far posto a un negozio di piastrelle con vari box auto e rimessaggio barche.  Tribunale di Civitavecchia, via delle Terme Deciane (uscita autostrada Civitavecchia Nord).
Giovedì 18 ottobre ore 11,30
Udienza per la denuncia per diffamazione fatta dal sindaco di Bracciano contro tre cittadini e contro RaiNews per l’inchiesta di Manuela Lasagna sulla gestione dell’Urbanistica a Bracciano. Roma,  Tribunale di  viale Giulio Cesare (angolo via Lepanto), Sez.2°, Piano Primo.
Mercoledì 24 ottobre, ore 10.30
Richiesta di rinvio a giudizio per 8 imputati coinvolti nel la costruzione di Prato Giardino di Bracciano. Tribunale di Civitavecchia, via delle Terme Deciane (autostrada uscita Civitavecchia Nord).
Giovedì 8 Novembre ore 11,00
Processo penale a sindaco ed ex assessori per la lottizzazione della Lobbra


 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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