BRACCIANO (RM) – Grande successo di presenze e di gradimento per il presepe vivente di Bracciano, il più grande d’Italia.
Un’ idea voluta e realizzata dall’amministrazione di Armando Tondinelli in collaborazione con i rioni di Bracciano, l’Associazione Commercianti e soprattutto con il prezioso ausilio della Pro Loco.
Il presepe con 25 associazioni storiche partecipanti e 200 figuranti è stato allestito per la prima volta nella splendida cornice di palazzo Odescalchi: “L’atmosfera che si respira a Bracciano sotto Natale – ha detto il sindaco Armando Tondinelli – è indescrivibile. Grazie a una forte azione sinergica con le associazioni e agli ottimi rapporti che giorno dopo giorno abbiamo costruito siamo riusciti a realizzare qualcosa di unico. Venite a trovarci anche il 29 e il 6 gennaio, vi aspetto”.
Un successo senza precedenti
I numeri registrati hanno decretato quello che può definirsi un successo senza precedenti: in un solo giorno 4 mila e 500 ingressi registrati. Le visite al presepe sono iniziate alle ore 15:00 per terminare poco dopo le 19:00.
I servizi di collegamento con la navetta vicino ai parcheggi di Bracciano sono stati efficienti, senza disagi per i visitatori.
Migliaia di visitatori per il presepe vivente
Il presepe vivente ha riscosso gradimento da parte della cittadinanza e soprattutto dalle migliaia di visitatori arrivati per visitarlo.
Tanti gli artigiani in mostra che hanno rappresentato ai visitatori le loro arti e mestieri: armigeri, arcieri e falconieri, maghi, alchimisti e amanuensi, giullari, contadine e lavandaie, falegnami, fabbri, orafi e cartai, cestai, fornai, calzolai, candelari, scultori, vasai.
Molti i cavalieri e le dame, i musici a sfilare lungo i percorsi illuminati del Castello. Suggestiva l’immagine di Papa Sisto IV Francesco Della Rovere che in fuga da Roma colpita dalla peste del 1476 trovò rifugio nella torre di San Giacomo della fortezza braccianese, dove tornò nel 1481 per trascorrere un periodo di soggiorno ospite degli Orsini, suoi alleati contro i Colonna.
Gli assessori Claudia Marini (Cultura) e Luca Testini (Bilancio e Turismo) sono stati sempre presenti insieme al Sindaco Tondinelli a monitorare la prima giornata di apertura alle visite del presepe.
Claudia Marini assessore alla Cultura a Bracciano
Da sinistra il Vicesindaco Luca Testini, l’onorevole Alessandro Battilocchio e il sindaco Armando Tondinelli
Il sindaco di Bracciano Armando Tondinelli
Claudia Marini assessore alla Cultura
Il presepe di Rossana Ricciardi la “Ricamatrice di Papi”
Sorprendente anche il presepe allestito dalla vulcanica quasi ottantenne Rossana Ricciardi, la “Ricamatrice dei Papi” che ama farsi chiamare “artigiana” e non artista. La sua mostra allestita presso l’Archivio Storico è un’opera unica nel suo genere perché i personaggi sono rivestiti di stoffe preziose, sete, broccati. La lana utilizzata per rivestire le pecore è quella originale
Venticinque pezzi unici
rivestiti di stoffe preziose, sete e broccati, un’opera di sei metri per tre, sormontata da stelle e angeli in volo.
Il celebre Presepio artistico e artigianale di Rossana Ricciardi, conosciuta come “la ricamatrice dei Papi”, inaugurato l’8 dicembre nel suo nuovo allestimento presso la Sala dell’Archivio Storico di Bracciano, è di nuovo aperto alle visite del pubblico nella prima settimana del 2020 (da venerdì 3 a lunedì 6 gennaio).
Originaria delle Marche, nata 79 anni fa a Sarnano, la “Signora dei presepi” espone a Bracciano un’opera realizzata venti anni fa e che ha girato tutta l’Italia, la cui principale peculiarità è il rivestimento dei personaggi realizzato con scampoli delle stoffe utilizzate per i paramenti sacri delle massime cariche vaticane, cardinali e papi, che la Ricciardi ha voluto così proteggere perché non andassero perduti.
Rossana Ricciardi con l’assessore alla Cultura Claudia Marini
Rossana Ricciardi ha imparato a ricamare all’età di 12 anni nel Collegio delle Suore di San Giuseppe di Macerata. Trasferitasi giovanissima a Roma, negli anni ’60 ha lavorato per importanti sartorie specializzate in paramenti sacri, tra cui il celebre Laboratorio di Arte Sacra di Marcello De Ritis, realizzando abiti e accessori di valore inestimabile e dove si è specializzata nell’arte del ricamo con filo d’oro. Nel 1963 fu premiata per aver realizzato la straordinaria pianeta cinquecentesca indossata nel film Il Magnifico Avventuriero sulla vita di Benvenuto Cellini.